L'Andropausa è un termine che indica il naturale esaurimento delle capacità riproduttive maschili in età avanzata, dopo i 40 anni e si manifesta in maniera tutt'altro che drastica, o repentina.
Con il termine andropausa si intende il naturale declino progressivo delle capacità riproduttive maschili in età avanzata. L'andropausa "vera", intesa come la completa perdita della capacità procreativa, non si manifesta in tutti gli uomini, ma solo in un numero limitato di individui; si tratta infatti di un fenomeno soggettivo, dal momento che numerosi fattori ambientali o stili di vita possono incidere in maniera sostanziale sulla fertilità maschile.
Alcune patologie contribuiscono a una caduta più rapida del testosterone, causando una vera condizione patologica nota come ipogonadismo dell’adulto (andropausa). Tra queste patologie, alcune sono in progressivo aumento nelle popolazioni occidentali:
L'ineluttabile fenomeno dell'invecchiamento si accompagna a un progressivo calo della testosteronemia, cioè dei livelli sierici di testosterone. Un declino, questo, in realtà piuttosto lento e progressivo, che inizia inesorabilmente intorno ai 25/30 anni di età e si correla inversamente con il BMI (l'indice più utilizzato per ottenere una valutazione generale del proprio peso corporeo). In altre parole, tanto più grave è la propria condizione di sovrappeso e tanto maggiori sono le probabilità che l'andropausa bussi alla porta, anche in età relativamente precoce. Il rischio, in particolare, diviene consistente dalla sesta decade di vita in poi.
I sintomi principali dell’andropausa riguardano:
I principali fattori di rischio per questa malattia sono il diabete, l'obesità, il fumo, l'ipercolesterolemia LDL e l'ipertensione, tutti pesantemente influenzati dalle abitudini di vita del soggetto.
Visita andrologica e valutazione dei livelli di testosterone, questi sono i due principali esami da eseguire con regolarità a partire dai 40 anni per tenere sotto controllo l’ormone. L’esame del testosterone si esegue con un semplice prelievo di sangue: in caso di livelli bassi potrebbe essere necessario intraprendere una terapia ormonale sostitutiva con testosterone, efficace anche per recuperare massa muscolare e peso forma.
Per prevenire un calo drastico dei livelli di testosterone nel maschio sono fondamentali un’alimentazione sana e un corretto stile di vita, che permetta di evitare la sedentarietà e abitudini dannose come fumo (che compromette il sistema cardiovascolare e quello neurologico) e alcool (che influisce negativamente sul metabolismo del fegato).
Dopo la diagnosi di ipogonadismo conclamato, lo specialista può optare per una terapia sostitutiva con testosterone. Generalmente essa è somministrata per via intramuscolare nei soggetti più giovani, mentre per i soggetti adulti o anziani è consigliabile la somministrazione giornaliera per via cutanea. Di solito non presenta importanti effetti indesiderati, a patto che si effettui un monitoraggio regolare attraverso prelievi venosi (per la valutazione di concentrazione dei globuli rossi e di PSA, il marcatore della prostata) e visite per il controllo della prostata.