Per embolia si intende l’ostruzione di un vaso arterioso a causa di un corpo estraneo (embolo), che impedisce il naturale scorrere del flusso sanguigno, creando un tappo.
Con il termine medico embolia, viene definita l'ostruzione parziale o totale di un'arteria dovuta alla presenza di un corpo estraneo, come per esempio un coagulo di sangue, una bolla d'aria o un accumulo di grasso. L’embolia può essere cerebrale, quando l’embolo è in un’arteria che irrora il cervello e dà frequentemente origine all’ictus, o polmonare, generalmente causato da una trombosi venosa dalla quale si distacca un coagulo di sangue.
Le cause dell'embolia.
Sono numerose le cause che portano all'insorgere dell'embolia che è sempre originata dalla presenza di un grumo estraneo, non presente comunemente nel sangue:
Un coagulo di sangue. L'embolia da coagulo sanguigno è la più nota e diffusa;
Un grumo di grasso. L'embolia causata da un grumo di grasso prende il nome di embolia grassosa.
Una bolla d'aria (o una bolla di gas). L'embolia derivante dalla presenza di una bolla d'aria, all'interno di un vaso, è nota come embolia gassosa.
Un cristallo di colesterolo. L'embolia successiva alla presenza di un cristallo di colesterolo è conosciuta come embolia colesterolo, embolia da cristalli di colesterolo o ateroembolia.
Un grumo di liquido amniotico. L'embolia derivante prende il nome di embolia da liquido amniotico.
Un granulo di talco. L'embolia derivante è denominata, molto semplicemente, embolia da talco.
Un parassita (es: tenia) o un gruppo di parassiti (es: agglomerato di batteri piogeni). L'embolia che insorge a causa di uno o più parassiti è conosciuta come embolia settica.
Un corpo estraneo come una scheggia o un ago.
Fattori di rischio
Il rischio di essere colpiti da embolia aumenta in caso di:
sovrappeso o obesità, indice di massa corporea uguale o superiore a 30 unità
età avanzata, superiore a sessanta anni, raddoppiando circa ogni dieci anni di età in più
malattie cardiache
pressione arteriosa elevata (ipertensione arteriosa)
trombosi alle vene profonde delle gambe (DVT) e vene varicose
fratture o interventi chirurgici, soprattutto nelle settimane immediatamente successive
abitudine al fumo
gravidanza
scarsa o nessuna attività fisica.
I sintomi dell'embolia
I sintomi di un'embolia sono assai vari e dipendono dalla sede in cui l'embolo ostruisce il flusso di sangue. L'embolia può risolversi spontaneamente o, nei casi più gravi, causare ischemia cerebrale e/o infarto dei tessuti o degli organi che non vengono più raggiunti dal flusso sanguigno bloccato dall'embolo.
Nel caso di infarto e ictus, i sintomi principali sono:
battito del cuore irregolare (aritmia cardiaca)
pallore
debolezza o insensibilità del braccio sinistro
difficoltà o, addirittura, l'incapacità di parlare
I sintomi e i segni tipici dell'embolia polmonare consistono in:
Dispnea
Dolore al torace
Tosse
Battito cardiaco irregolare e tachicardia
Cianosi
Giramenti di testa e stordimento
Svenimento
Sudorazione eccessiva.
Il quadro sintomatologico caratteristico dell'embolia coronarica include:
Dolore al petto (per le peculiarità di tale dolore, si consiglia al lettore di leggere l'articolo presente qui);
Dispnea;
Nausea;
Vomito;
Debolezza;
Vertigini;
Sudorazione fredda;
Stato confusionale;
Svenimento.
Diagnosi
I test per arrivare a una diagnosi di embolia sono numerosi e sono necessari per la rilevazione dell’embolo e dell’area coinvolte dall’ostruzione, ma prima di questo è importante conoscere la storia clinica del paziente e valutarne i singoli fattori di rischio, seguiti da un accurato esame obiettivo sul paziente. Per accertare l'embolia il medico si informa sui disturbi comparsi, sullo stato di salute presente e passato, prescrive l'esecuzione di alcuni esami strumentali e di alcune indagini di laboratorio ed effettua la visita medica.
Gli esami possono includere:
Ecocardiogramma
Ecocolordoppler degli arti inferiori
TC
Risonanza magnetica nucleare (RM)
Angiografia.
Il trattamento dell'embolia
In generale, il trattamento di un'embolia dipende da almeno tre fattori:
La causa dell'ostruzione;
Le dimensioni del o degli emboli;
La sede dell'ostruzione.
Il trattamento sarà diverso a seconda della causa scatenante:
Embolia gassosa
La terapia da effettuare in caso di embolia gassosa, dovuta al formarsi di bolle di azoto nel sangue a causa di una decompressione troppo rapida, è quella della camera iperbarica che consiste nel posizionare la persona all'interno di una camera in cui viene pompato ossigeno puro ad una pressione fino a tre volte superiore al normale. In questo modo, l'ossigeno riempie i polmoni (li satura) e riduce il volume della bolla gassosa fino a farla sciogliere completamente. In base alla gravità dell'embolia, le sedute variano dai trenta ai novanta minuti.
Embolia polmonare
In caso di embolia polmonare, in attesa di effettuare gli accertamenti e di avere i risultati degli esami, il primo intervento da eseguire consiste nella somministrazione di un anticoagulante per via endovenosa. In questo modo si impedisce alle ostruzioni di crescere ulteriormente e si previene la formazione di nuovi coaguli. Se i risultati degli esami effettuati confermano che si tratta di embolia polmonare, la terapia anticoagulante va ripetuta per almeno cinque giorni, e proseguita con l'assunzione di anticoagulanti orali per i successivi tre mesi.
Nel trattamento anticoagulante per via endovenosa i farmaci più utilizzati sono a base di eparina. Se l'embolia polmonare è accertata durante l'esecuzione dell’esame angiografico, l'embolo può essere disintegrato (trombolisi) e/o asportato direttamente (trombectomia).
Trombosi venosa profonda
Per evitare che le trombosi venose profonde possano causare un'embolia si impiegano terapie specifiche. Una volta accertata (diagnosticata) la trombosi si utilizza la terapia farmacologica anticoagulante e si applica un bendaggio elastico contenitivo per prevenire flebiti e insufficienza venosa cronica. In casi molto particolari, se la trombosi si ripresenta o se non è possibile eseguire il trattamento anticoagulante, viene applicato un particolare filtro nella vena cava, utile anche per prevenire l'eventuale distacco di particelle dal coagulo.
Embolectomia
L'embolectomia è l'intervento chirurgico di asportazione del o degli emboli che occludono un vaso sanguigno, in genere un'arteria.
È una procedura assai delicata, non priva di effetti collaterali e ancora gravata da un più che discreto tasso di mortalità. La sua esecuzione è riservata ai casi estremi o per i quali è considerata inutile la terapia farmacologica (es. embolia grassosa).
Prevenzione
Adottare una dieta sana, limitare il consumo di sale, mantenere un peso corporeo nella norma, non fumare (o smettere di fumare, se si è un fumatore) e praticare almeno 150 minuti di attività fisica a settimana sono le principali indicazioni, che i medici forniscono in merito alla riduzione del rischio di embolia.
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