Botti di Capodanno: le lesioni causate a mani, occhi e orecchie.


Botti di Capodanno: le lesioni causate a mani, occhi e orecchie.

Un’esplosione crea un’onda d’urto che, se intensa, può lacerare i tessuti. Uno scoppio meno intenso può danneggiare i timpani, i polmoni e l’addome. Le onde d’urto inoltre lanciano detriti ad alta velocità che possono colpire qualsiasi parte del corp

Le ferite provocate dai botti di Capodanno possono essere paragonabili a quelle delle mine da guerra o di una bomba a mano, vengono danneggiati soprattutto mani, volto, occhi e udito, con i tessuti che si bruciano, coinvolgendo ossa, tendini, nervi. L’esplosione genera una ferita da scoppio associata a lesioni da ustione che non si può medicare con ‘garza e cerotto’ e inoltre nel migliore dei casi spesso crea danni notevoli a un dito o a una falange (una porzione di dito), che richiederà comunque una ricostruzione con un intervento di microchirurgia. Nel peggiore dei casi, invece, i danni potrebbero essere tali da richiedere l’amputazione delle dita o della mano, talvolta anche del polso a causa dell’impossibilità di una ricostruzione primaria. La perdita di un segmento della mano o di tutta la mano è un evento che pregiudica in maniera drammatica lo svolgimento delle proprie attività quotidiane, lavorative, hobbistiche o sportive, e lascia esiti nella maggior parte dei casi permanenti.

Bilancio danni da botti di Capodanno

Secondo il bilancio del Viminale, contenuto nel report del dipartimento della pubblica sicurezza, nel capodanno non c’è stata alcuna vittima, ma 180 feriti (di cui 48 ricoverati) dei quali 11 gravi. In relazione alla gravità delle lesioni riportate, "si registra un aumento nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni (169 a confronto dei 110 dello scorso anno). Per quanto riguarda invece i feriti gravi, con prognosi superiore a 40 giorni, si registra una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (11 a fronte dei 14 del 2022).

 Le lesioni causate a mani, occhi e orecchie.

Le parti del corpo più a rischio sono quelle principalmente esposte all'esplosione, ovvero mani, braccia, volto, occhi e orecchie e le ustioni conseguenti possono variare dal primo al terzo grado. Inoltre, non è rara la necessità di ricorrere all'amputazione o all'enucleazione del bulbo oculare (ovvero la completa asportazione dell'occhio).

Traumi da petardi agli occhi

I traumi oculari sono la terza parte del corpo dopo mani e piedi cionvolte nel trauma causato dall'esplosione. Possono causare lesioni permanenti, gravi e invalidanti, fino alla perdita della vista per l'occhio interessato. Il trauma può essere diretto, ovvero l'occhio viene colpito da un frammento scagliato ad alta velocità dallo scoppio, o indiretto causato dalla conseguenza di un trauma che interessa le strutture ossee o da contraccolpi.
Le lesioni possono essere varie; le più lievi sono emeroggie sottocongiuntivali dovuti alla rottura di capillari superficiali o abrasioni corneali (piccole ferite alla cornea. Le più gravi sono quelle che interessano emoroggie interne anteriori, che possono poi portare a:

  • rottura del muscolo ciliare dell'iride, con annesso distacco della stessa;

  • danni al cristallino con spostamento dello stesso o cataratte secondarie al trauma;

  • emorrogie interne nel vitreo con associate o meno il distacco retineo;

  • edema retinico;

  • emorragie retiniche e maculari.

Traumi da petardi alle orecchie

L’onda d’urto che colpisce il timpano viene trasmessa alla coclea dalla catena ossiculare e può determinare lesioni sia a carico della membrana basilare e delle cellule ciliate, sia a carico del labirinto sia a carico delle finestre, specialmente della finestra rotonda che può anch’essa lacerarsi. La sintomatologia è caratterizzata da grave ipoacusia mista (di trasmissione  e neurosensoriale).  Le frequenze acute sono quelle maggiormente interessate.
Un altro sintomo è la comparsa di acufene cioè di un ronzio dalle caratteristiche variabili che può divenire insopportabile. Il ronzio è determinato dal trauma a livello delle cellule ciliate che inviano degli impulsi elettrici senza essere stimolati.
Molto spesso alla sordità e acufene si associa anche il sintomo vertigine causato dalla propagazione dell’onda d’urto sia lungo i canali semi circolari che dalla rottura della finestra rotonda con fuoriuscita di endolinfa.

Uno violentissimo sbalzo pressorio può causare anche la lussazione della catena ossiculare con interruzione della articolazione incudo-stapediale.
Sia nella perforazione timpanica che nella interruzione di catena compare una sordità di trasmissione che può essere recuperata con opportune tarapie medico-chirurgiche.

Cosa fare se un petardo scoppia in mano?

La prima cosa da fare è applicare un laccio (una cinghia, un laccio di scarpa) a monte della lacerazione dei tessuti in modo da rallentare il sanguinamento, e correre subito al più vicino pronto soccorso o chiamare i soccorsi per essere accompagnati in un centro specializzato nel trattamento delle patologie della mano. Non applicare alcun tipo di tessuto sulla lacerazione per evitare residui di fibre, tenere l’arto sollevato e non rimuovere il laccio fino all’arrivo del personale dell’ambulanza o del pronto soccorso.

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Immagine Paziente dottore

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