Per curare in modo adeguato gli xantomi è necessario individuarne la causa e intervenire su questa. Possono essere rimossi chirurgicamente, ma hanno la tendenza a riformarsi. Meglio dunque affiancare all’intervento chirurgico la cura più adatta.
Gli xantomi sono delle placche sottocotanee di color giallastro dovuti ad accumuli eccessivi di grasso, in presenza di livelli elevati di lipidi nel sangue. Non costituiscono delle lesioni pericolose, ma possono rappresentare la spia di una malattia sottostante anche grave, tanto da mettere a rischio l’apparato cardiovascolare.
Sono molto frequenti in età avanzata e in persone con un’alterazione del metabolismo dei lipidi, caratterizzate da una presenza eccessiva nel circolo ematico, tipica del colesterolo LDL e/o trigliceridi. Tra le patologie che causano questo fenomeno ci sono varie malattie: calcoli alla cistifellea, cirrosi biliare primitiva, diabete, ipotiroidismo, pancreatite.
Gli xantomi possono comparire virtualmente in tutto il corpo, ma le sedi più comuni sono
Palpebre (rappresentano la sede più frequente di comparsa)
Gomiti
Ginocchia
Articolazioni
Tendini
Mani e piedi
Glutei
Gli xantomi localizzati sulle palpebre prendono il nome di xantelasmi; si tratta di lesioni cutanee rilevate, ovvero placche, derivanti dalla confluenza di papule, a superficie piana, colore giallastro e consistenza molle. Rappresentano gli xantomi più comuni e si riscontrano sia nei soggetti con normali livelli di lipidi nel sangue (normolipemici) che in soggetti con alterazioni lipidiche (sono associati all’ipercolesterolemia, non all’ipertrigliceridemia). La sede più comune è la parte mediale (ovvero vicino al naso) delle palpebre superiori, meno frequentemente sono interessate le palpebre inferiori. Le placche si dispongono simmetricamente lungo le pieghe della cute palpebrale e tendono lentamente ad ingrandirsi. Non vanno incontro a regressione anche se si riducono i livelli di lipidi nel sangue.
Gli xantomi sono formazioni benigne completamente asintomatiche, quindi il soggetto interessato non avvertirà alcun disturbo o dolore localizzato se non la presenza antiestetica di queste masse soffici e gialle dal bordo ben definito, situate appena sotto la superficie cutanea.
Sulla base della dimensione dello xantoma le lesioni sono denominate:
Macula: lesione piana e non infiltrante
Papula: piccola sporgenza della cute
Nodulo: lesione circoscritta della pelle, solida e palpabile, di dimensioni maggiori rispetto la papula (superiore ad 1 cm)
Placca: lesione solida, rilevata e di dimensioni consistenti
Tutte queste lesioni sono di colore giallastro arancione in quanto piene di colesterolo, trigliceridi e lipoproteine.
La loro tipologia varia in base alla zona del corpo dove si presentano. Si parla di:
Xantelasma palpebrum. Gli xantomi si trovano sul bordo inferiore o superiore della palpebra. Si presentano di un colore giallo e con una consistenza morbida e vellutata. Nascono come lesioni di piccole dimensioni che si ingrandiscono nel corso del tempo. Si associano a iperlipidemia.
Xantomi tuberose. Si presentano come noduli di colore rosso/giallastro che compaiono su ginocchia e gomiti. Le lesioni possono unirsi tra loro e diventare così più grandi. Sono associati a ipercolesterolemia.
Xantomi tendinei. Si presentano in corrispondenza di tendini o legamenti sotto forma di noduli sottocutanei. Sono più frequenti in mani, piedi e tendine d’Achille. Anche questa tipologia di xantoma è legata a livelli alti di colesterolo nel sangue.
Xantomi eruttivi. Il loro aspetto è quello di piccole papule di colore rosso-giallo, che compaiono su glutei, spalle, braccia e gambe, ma anche in altre zone del corpo. Sono rari su viso e bocca. Di solito danno prurito e scompaiono in poche settimane. Sono collegati a patologie come l’ipertrigliceridemia ed il diabete mellito.
Xantomi aereo. Si tratta di papule piatte che possono apparire su tutto il corpo. Possono essere associati a disturbi come iperlipidemia e ipertrigliceridemia.
Xantomatosi aerea diffusa. È una forma di istiocitosi che segnala un’alta possibilità di presenza di un tumore maligno nel sangue. Si presenta con grandi placche rosso-gialle piatte su viso, collo, torace, glutei e nelle pieghe della pelle, come le ascelle.
Xantoma disseminato. In questa patologia compaiono molti piccoli lividi di colore giallo-marrone o bruno-rossastro. Nel 40% dei casi chi ne è colpito può sviluppare diabete insipido. Di solito scompare da sola, ma può necessitare anche di molti anni.
Gli xantomi derivano dalla fuoriuscita di lipidi (in particolare lipidi associati a proteine, definiti lipoproteine) dai vasi sanguigni nei tessuti circostanti, dove vengono assunti dai macrofagi, cellule tissutali che fanno parte del sistema immunitario e fungono da “spazzini del corpo umano”.
Riempiendosi di grassi (come colesterolo e trigliceridi) i macrofagi si trasformano nelle cosiddette “cellule schiumose”, principali costituenti degli xantomi.
La causa dell’aumento dei lipidi nel sangue può essere dovuta a
un difetto genetico, cioè ereditario, nel metabolismo del colesterolo (ipercolesterolemia familiare) o dei trigliceridi (ipertrigliceridemia familiare),
ma esistono forme di iperlipidemie acquisite, ad esempio associate al diabete o all’alcolismo.
Specialmente quando gli xantomi sottendono una iperlipidemia, compaiono in età giovane-adulta. Meno frequentemente gli xantomi possono comparire anche a causa di:
Diabete
Calcoli cistifellea
Cirrosi biliare primitiva
Ipotiroidismo
Pancreatite
Alcuni tumori
Vaiolo
Esistono vari approcci operativi per rimuovere gli xantomi, ma va considerato che questi tenderanno a recidivare in assenza di misure volte ad eliminare le cause alla base della loro formazione.
Tra i trattamenti estetici volti all’eliminazione degli xantomi si annoverano:
Rimozione chirurgica con elettrobisturi
Laser con CO2 o Argon
Cauterizzazione chimica con acidi acetici clorurati
Crioterapia: riservata a xantomi superficiali
Essiccazione elettrica: riservata a xantomi superficiali
Sono purtroppo possibili recidive.
Il trattamento dell’iperlipidemia si basa invece su
Correzione stile di vita
Assunzione di farmaci
fibrati
statine
acido nicotinico ad alte dosi
Integrazione con vitamina E ed acidi grassi del gruppo degli omega 3
Per prevenire la comparsa di xantomi occorre mantenere valori fisiologici di lipidi nel sangue, è pertanto consigliato:
Seguire un’alimentazione equilibrata ed a basso contenuto di grassi (soprattutto grassi saturi, tipici degli alimenti di origine animale, e trans).
Ridurre il consumo di alcolici.
Non fumare.
Praticare attività fisica con costanza ed evitare il sedentarismo.
Raggiungere e mantenere il peso forma.
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