I disturbi intestinali più fastidiosi


I disturbi intestinali più fastidiosi

Dolore addominale, diarrea, gonfiore e distensione addominale sono i sintomi tipici dei disturbi cronici intestinali. Il dolore addominale viene definito cronico se persiste per più di 3 mesi, in modo continuo o intermittente.

I disturbi intestinali più  frequenti e fastidiosi sono la diarrea, la stitichezza e il meteorismo. Pur essendo disturbi molto comuni e per lo più legati all’alimentazione, allo stile di vita e allo stress, possono avere cause molto diverse ed essere sintomi di patologie gastrointestinali.  

I disturbi cronici intestinali possono essere organici o funzionali.
I disturbi organici comprendono processi in cui viene lesa la struttura anatomica di un organo e di conseguenza la sua funzione. I disturbi funzionali invece non prevedono alcuna anomalia né anatomica né di funzione fisiologica. Questi disturbi sono molto frequenti e possono manifestarsi con sintomi del tratto gastrointestinale superiore e inferiore. Tra questi rientra la sindrome dell’intestino irritabile, un disturbo molto comune che interessa soprattutto le donne tra i 20 e i 50 anni ed è caratterizzata da fastidio o dolore addominale, associati all'alterazione della funzione intestinale e, spesso, accompagnati da gonfiore o distensione. Questi ultimi due sintomi possono essere presenti anche senza dolore addominale.

I disturbi gastrointestinali possono colpire uno o più tratti dell’apparato digerente, l’insieme degli organi e tessuti che parte dalla bocca per arrivare alla fine dell’intestino. Le cause possono essere davvero numerose: si va da infezioni virali o batteriche, fino a patologie più serie e croniche. Anche lo stress o una dieta non del tutto idonea possono incidere sulla salute di stomaco e intestino.

Disturbi intestinali: come riconoscerli

Diarrea

La diarrea è un disturbo che comporta una scarica di feci liquide o semi-liquide ripetuta almeno tre volte al giorno. È generalmente accompagnata anche da crampi e mal di pancia, flatulenza, sudorazione, urgente necessità di defecare. Se si protrae per più di due giorni (o per più di 24 ore nei bambini) è necessario rivolgersi a un medico, perché può essere il segno di un problema più grave e può causare disidratazione. La diarrea persistente, che si protrae in modo continuo o intermittente almeno per quattro settimane, può essere un sintomo di una malattia cronica.
La causa più frequente della diarrea acuta è un’infezione gastrointestinale, causata da alimenti o acqua contaminati da batteri (come l’Escherichia coli), virus (per esempio, il rotavirus, la causa più comune di diarrea nei bambini) o parassiti (come la giarda). Contrariamente a quanto pensano in molti, la comune influenza non provoca diarrea o altri disturbi intestinali.

Altre cause frequenti di diarrea sono:

  • l’assunzione di alcuni medicinali, come gli antibiotici, gli antiacidi usati per curare il reflusso gastroesofageo, e molti altri ancora, che tra i possibili effetti collaterali hanno proprio la diarrea;

  • le intolleranze alimentari, come quella al lattosio presente nel latte e nei latticini;

  • fattori psicologici, come ansia o stress.

Stitichezza

La stitichezza, o stipsi, si manifesta con una difficoltà nella defecazione o con una frequenza di evacuazione minore di tre volte a settimana. Generalmente è caratterizzata da un passaggio doloroso delle feci, dalla necessità di uno sforzo intenso per l’evacuazione e dalla sensazione di non essersi completamente svuotati. Le feci si presentano di norma molto dure e asciutte.
Molto spesso la difficoltà di evacuare si accompagna anche a dolore addominale e alla sensazione di gonfiore e pesantezza.

All’origine della stitichezza possono esserci alcuni fattori come l’alimentazione (per esempio una dieta povera di fibre o di liquidi), la sedentarietà, l’assunzione di alcuni farmaci. Anche un consumo eccessivo di caffeina e alcol può favorire la stipsi. Inoltre, rimandare l’evacuazione delle feci, non assecondando lo stimolo nel momento in cui viene percepito, può innescare un episodio di stitichezza.

Meteorismo

Il meteorismo è caratterizzato dalla presenza di aria e gas nello stomaco e nell’intestino. Questa condizione provoca una sensazione di gonfiore e tensione, la distensione dell’addome, crampi e dolori (coliche) addominali, eruttazioni e flatulenza.

Il meteorismo è causato per lo più da un’eccessiva fermentazione delle fibre nell’intestino, che può dipendere da squilibrio della flora intestinale (disbiosi), eccessi alimentari, intolleranze alimentari, assunzione di alcuni tipi di farmaci.

Disturbi intestinali: come prevenirli

La salute dell’intestino passa attraverso corrette abitudini alimentari, l’equilibrio della flora batterica intestinale (microbiota) e uno stile di vita sano, tre fattori strettamente connessi tra di loro.

Una dieta a base di cereali (meglio se integrali), verdurelegumifrutta fresca e secca, e, in minore misura, di alimenti di origine animale come pesce, carne bianca, latticini e uova, è il regime alimentare da seguire per il benessere dell’organismo in generale, e per quello dell’intestino in particolare.

È importante non solo mangiare bene, ma anche mangiare nel modo giusto, cioè senza saltare i pasti o lasciarsi andare ad abbuffate ed eccessi, facendo almeno 5 pasti leggeri al giorno, in modo che la digestione non sia lenta e difficile e la quantità dei cibi sottoposti a fermentazione sia limitata.

Fare regolarmente attività fisica moderata, almeno 30 minuti al giorno, è un altro modo per mantenere il benessere intestinale. Il movimento, infatti, favorisce il transito intestinale, riducendo in questo modo il rischio di stitichezza e favorendo l’eliminazione dei gas intestinali.
Imparare a tenere sotto controllo lo stress e l’ansia, attraverso tecniche di rilassamento o altre attività, può aiutare a prevenire molti disturbi intestinali. Lo stress infatti può favorire la cattiva digestione (dispepsia) e l’irregolarità intestinale.

La salute di tutto l’organismo, non solo dell’intestino, dipende anche da una corretta composizione del microbiota intestinale. Per favorirne l’equilibrio, in particolare in caso venga alterato da terapie antibiotiche, stati di stanchezza fisica e stress ecc., sono utili prodotti a base di fermenti lattici e sostanze prebiotiche.

Infine, per la prevenzione dei disturbi intestinali causati da contaminazioni alimentari o da infezioni, sono importanti l’igiene e la pulizia. I principali consigli sono di lavarsi accuratamente le mani quando si maneggia il cibo e prima di mangiare, tenere pulito l’ambiente dove si preparano e si consumano i pasti, conservare correttamente in frigorifero o in freezer gli alimenti che lo richiedono, non consumare prodotti scaduti.

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