Rotavirus: un’infezione gastrointestinale che colpisce prevalente i bambini


Rotavirus: un’infezione gastrointestinale che colpisce prevalente i bambini

La maggior parte dei bambini guarisce spontaneamente in pochi giorni, a casa, ma circa 1 su 40 va incontro a disidratazione grave e richiede il ricovero in ospedale.

Il rotavirus è un virus RNA altamente contagioso che causa infezioni all'intestino (enteriti) e colpisce prevalentemente i bambini fino ai 5 anni. Si tratta di una malattia diffusa in tutto il mondo; in Italia si presenta con picchi di incidenza stagionale nel periodo invernale tra novembre e marzo. La principale via di trasmissione del virus è quella oro-fecale, viene cioè rilasciato nell’ambiente attraverso le feci di un soggetto infetto e poi entra in un’altra persona attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati, ma la diffusione può avvenire anche per contatto e per via respiratoria.

In base ad alcuni studi statistici, il rotavirus causerebbe ogni anno milioni e milioni di infezioni, risultando responsabile di circa 2 milioni di ospedalizzazioni e determinando il decesso di quasi 453.000 bambini sotto i 5 anni di vita.

Inizialmente i piccoli pazienti presentano nausea e vomito spesso accompagnati da febbre elevata; dopo 1-2 giorni compaiono anche 10-20 episodi di diarrea acquosa e dolori addominali. 

I sintomi dell'infezione da rotavirus

L'infezione da rotavirus scatena una gastroenterite e il periodo di incubazione della malattia è di 36-48 ore I sintomi più comuni del problema includono:

  • diarrea

  • vomito

  • febbre

  • disidratazione

  • dolori addominali

  • letargia

  • riduzione della frequenza della minzione

  • assenza di lacrime quando si piange

  • pelle secca e fredda

  • secchezza delle fauci

  • occhi infossati

  • sete intensa.

I segnali di disidratazione grave sono:

  • sete eccessiva

  • bocca secca

  • scarsa urinazione

  • pianto senza lacrime

  • sonnolenza accentuata.

Le cause principali

La trasmissione del rotavirus può avvenire in diversi modi:

  • Tramite la cosiddetta via oro-fecale (trasmissione oro-fecale). Questa modalità di trasmissione comporta che l'agente patogeno sia in grado di ritrovarsi nelle feci.
    Nel caso specifico, il rotavirus ha la suddetta capacità.

  • Tramite il contatto fisico con mani, superfici, cibi od oggetti contaminati.

  • Tramite le vie respiratorie. In questo caso, a trasmettere l'agente virale sono piccole goccioline volatili di saliva, che espellono le persone contagiate quando parlano, starnutiscono, tossiscono ecc.

Il vaccino

I rotavirus si diffondono facilmente e, seppure una buona igiene (personale e ambientale) sia importante, non basta a controllare la diffusione della malattia.

Il vaccino è il modo migliore di proteggere i bambini dall’infezione conclamata. La maggior parte dei bambini vaccinati (circa 9 su 10) non contrae la malattia in forma grave e circa 7 su 10 risultano del tutto immuni alla malattia. Il CDC (centro per la prevenzione e il controllo delle malattie americano) raccomanda la vaccinazione di routine dei lattanti con uno dei due vaccini esistenti:

  • RotaTeq®, somministrato in 3 dosi a 2, 4 e 6 mesi

  • Rotarix®, somministrato in 2 dosi a 2 e 4 mesi.

Ambedue vengono assunti per via orale.

La cura

Attualmente non esiste una terapia farmacologica specifica contro il rotavirus. In caso di infezione, quindi, è bene consultare il medico e sottoporsi a un trattamento di reidratazione e controllo dell’alimentazione, evitando cibi ricchi di zuccheri, privilegiando alimenti leggeri e riequilibrando le sostanze nutritive perse.

Se la malattia viene contratta, il pericolo maggiore è che si sviluppi una forma grave di diarrea con conseguente disidratazione, specialmente nei neonati o negli anziani. In questo caso, l'organismo perde quantità eccessive di acqua e di sali al punto che può diventare difficile sostituirli. I segni della disidratazione sono:

-Ridotta produzione di urina;
-Sete eccessiva;
-Secchezza della bocca;
-Occhi infossati;
-Sonnolenza.

Di solito il trattamento consiste nella reidratazione per via orale per compensare le perdite di liquidi con apposite soluzioni che contengono acqua e sali in proporzioni opportune (soluzioni idro-saline). Il ricovero in ospedale può rendersi necessario per la somministrazione di fluidi per via endovenosa quando l'assunzione dei liquidi per bocca risulta difficoltosa.

 

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