Si definisce parto pretermine o prematuro un parto il cui travaglio ha luogo tra la 22ª settimana e la 37ª settimana di gestazione
Le statistiche mondiali legate al parto prematuro dicono che nascono 15 milioni di bambini prematuri, ogni 10 nascite circa 1 nascita è pretermine, con tutte le complicazioni che ne derivano. Superano il milione i neonati che muoiono annualmente a causa di peoblematiche legate al parto pretermine e, tra quelli che sopravvivono, si riscontrano spesso disabilità permanenti di natura fisica o neurologica. In Italia le nascite premature sono oltre 30.000, ovvero il 7% delle nascite totali (circa 40000 bambini all’anno).
La durata di una normale gravidanza è di 40 settimane, si definisce prematura quando avviene almeno tre settimane prima della presunta data stimata dal ginecologo. Far sì che il feto permanga nell'utero fino alla fine della gestazione è molto importante per il suo completo sviluppo, ma non sempre è così. Il parto prematuro viene classificato, a seconda della sua gravità, in:
tardivo, quando il bambino nasce tra la 34esima e la 37esima settimana;
grave, quando la nascita avviene tra la 25esima e la 33esima settimana;
estremo, quando il bimbo nasce prima della 25esima settimana di gestazione.
Nonostante molte nascite pretermine rimangano inspiegabili, le evidenze scientifiche ad oggi portano a pensare che la nascita prematura sia dovuta ad una serie di fattori concomitanti.
Da un punto di vista generale è possibile classificare l’evento come segue:
Alcune patologie che possono insorgere durante la gravidanza fanno aumentare la probabilità di parto pretermine. Tra di esse ricordiamo:
Alcune ricerche hanno scoperto che diversi fattori, sia ambientali che relativi allo stile di vita, possono aumentare il rischio di parto prematuro. Tra di essi ricordiamo:
La nascita prematura comporta ansie e preoccupazioni in tutti i genitori che si trovano ad affrontare questo evento poco conosciuto. È bene sapere innanzitutto che l'Italia è uno dei paesi con il più basso tasso di mortalità al mondo di neonati molto prematuri, ovvero con un peso alla nascita inferiore a 1,5 chilogrammi.
L'eccellenza delle cure offerte ai neonati prematuri a rischio in terapia intensiva neonatale deve proseguire anche sopo le dimissioni attraverso i servizi e i programmi di Follow-up. Questi sono mirati all'identificazione precose di anomalie nello sviluppo e all'attuazione di interventi precoci e individualizzati allo scopo di migliorare la qualità della vità dei bambini e delle loro famiglie. La complessità dei neonati dimessi dalla terapia intensiva sottolinea la necessità di servizi che siano multidisciplinari, integrati con il territorio e con i pediatri. Ad oggi il quadro complessivo del Follow-up neonatale nel nostro paese appare positivo e ben consolidato. Il Follow-up è garantito, nella maggior parte dei servizi, fino a 2-3 anni. Sono ancora pochi i servizi che riescono a prolungare il Follow-up fino all'ingresso del bambini a scuola, come sarebbe invece auspicabile.
Il tasso di sopravvivenza dei neonati prematuri è in continuo miglioramento grazie ai progressi in ambito medico-scientifico.