Il vaiolo delle scimmie: cos'è, come si tramette e i sintomi.


Il vaiolo delle scimmie: cos'è, come si tramette e i sintomi.

La trasmissione interumana di MPX avviene attraverso lo stretto contatto con materiale infettivo proveniente da lesioni cutanee di una persona infetta, e anche attraverso droplets, contatto faccia a faccia e attraverso i fomiti.

Il vaiolo delle scimmie (Monkeypox, MPX) è un'infezione virale che produce sintomi simili a quelli osservati in passato nei pazienti affetti da vaiolo, sebbene clinicamente meno grave. E' così chiamato perché l’infezione fu identificata per la prima volta nelle scimmie nel 1958, mentre il primo caso nell’uomo risale al 1970, ad esserne responsabile è un virus trasmesso dagli animali all'uomo (infezione virale zoonotica).

L'Organizzazione mondiale della sanità il 23 luglio 2022 ha dichiarato il vaiolo delle scimmie una “emergenza di Sanità pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC)” ed ha pubblicato delle raccomandazioni ad interim riguardanti gli Stati membri, segno che la situazione deve essere monitorata attentamente. 
Il virus del vaiolo delle scimmie viene trasmesso principalmente alle persone da animali selvatici, come roditori e primati, ma è possibile anche il contagio da uomo a uomo, per via aerea o attraverso secrezioni e fluidi corporei dal contatto tra esseri umani. Si definisce  contatto quando una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni con un caso probabile o confermato di vaiolo delle scimmie durante il periodo di infettività del caso indice:

  • contatto fisico diretto pelle a pelle (come toccarsi, abbracciarsi, baciarsi, contatti intimi o sessuali);

  • contatto con materiali contaminati quali indumenti o biancheria da letto, compreso il contatto con materiale disperso da biancheria o superfici durante la manipolazione della biancheria da letto o durante la pulizia di ambienti contaminati;

  • esposizione respiratoria diretta, faccia a faccia, ravvicinata;

  • esposizione respiratoria (cioè possibile inalazione) o esposizione della mucosa oculare a materiale lesionale (ad es, croste) di una persona infetta.

Sintomi del vaiolo delle scimmie

I sintomi possono manifestarsi fino a 21 giorni dopo un contatto stretto con una persona infettata dal vaiolo delle scimmie. La malattia può presentare iI sintomi sono i seguenti:

  • eruzione cutanea acuta o singole lesioni (vescicole, poi pustole e infine croste);

  • linfonodi ingrossati;

  • infiammazioni nella zona genitale o anale;

  • febbre (>38,5° C);

  • brividi;

  • mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari;

  • spossatezza.

I sintomi si manifestano in modo variabile da persona a persona. Nell’attuale focolaio in alcuni casi si manifestano solo sintomi singoli o lievi. Spesso l’eruzione cutanea è lieve, con solo poche vescicole o pustole. In alcuni casi l’eruzione cutanea è circoscritta ai genitali. In alcuni soggetti non si manifesta nessuna eruzione cutanea. Non è ancora chiaro con che frequenza si verificano infezioni asintomatiche, ossia infezioni senza sintomi della malattia.

Come si cura il vaiolo delle scimmie?

I sintomi del vaiolo delle scimmie tendono a risolversi spontaneamente in 2-4 settimane, senza bisogno di alcun trattamento. Se necessario, al paziente verranno consigliati antidolorifici e antipiretici.
In alcuni casi, l’infezione può portare a complicazioni importanti, che richiedono ricovero ospedaliero, e può anche essere fatale. In particolare, neonati, bambini e persone con un sistema immunitario compromesso possono correre un maggior rischio.
In caso di infezione, il paziente infetto deve isolarsi rispetto a eventuali conviventi e utilizzare – laddove possibile – un bagno personale (oltre naturalmente a non condividere biancheria e oggetti). Il paziente deve evitare il contatto con qualsiasi animale domestico, in particolare mammiferi.
È bene indossare una mascherina chirurgica in caso di contatto con altre persone. In generale è importante mantenere un buon livello di idratazione, mangiare in maniera sana e regolare e stare a riposo.
È bene inoltre che i pazienti non si grattino la pelle e si preoccupino di avere sempre le mani pulite, prima e dopo aver toccato le lesioni.  

La circolare del Ministero della salute del 2 agosto 2022 fornisce tutte le indicazioni utili per l’isolamento.

Trattamento e Vaccino

Al momento, non sono disponibili trattamenti specifici per il vaiolo delle scimmie; una terapia di supporto può rendersi necessaria per alleviare il malessere che accompagna la sintomatologia febbrile.

Vaccino contro il Vaiolo delle Scimmie

Diversi studi osservazionali hanno dimostrato che la vaccinazione contro il vaiolo, utilizzata durante il programma di eradicazione, è efficace per circa l'85% nella prevenzione del vaiolo delle scimmie. Pertanto, la precedente vaccinazione contro il vaiolo può correlare ad un decorso della malattia più lieve. Di recente, è stato approvato un nuovo vaccino di terza generazione per la prevenzione del vaiolo e del vaiolo delle scimmie. Sono in fase di sviluppo anche specifici agenti antivirali.

Immagine Paziente dottore

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