La leptospirosi: una malattia infettiva batterica che colpisce vari animali e l’uomo


La leptospirosi: una malattia infettiva batterica che colpisce vari animali e l’uomo

La prima fase della malattia è caratterizzata da sintomi simili all’influenza, come febbre, brividi, mal di testa ed emorragia sottocongiuntivale, mentre nella seconda fase si sviluppa una meningite.

La leptospirosi è una malattia infettiva che può essere trasmessa dagli animali all’uomo o viceversa, causata da batteri del genere Leptospira. L'infezione si sviluppa in seguito al contatto diretto con l’urina di animali infetti, che può  contaminare acqua e suolo; si tratta di microrganismi estremamente resistenti, in grado di sopravvivere nell’ambiente per settimane o mesi. Varie specie animali, sia selvatici che domestici, possono diventare portatrici del batterio, anche se il serbatoio più importante è sicuramente rappresentato dal ratto.
Il rischio è dunque maggiore per quei soggetti che, per ragioni professionali, vengono a contatto con ambienti contaminati, come agricoltori, allevatori, addetti alle bonifiche, pescatori in acque dolci e disinfestatori. Il periodo di incubazione della leptospirosi va da 2 a 20 giorni.

Cause di leptospirosi

La leptospirosi è causata da batteri appartenenti al genere Leptospira, particolarmente diffusi nelle acque e negli ambienti umidi. Le Leptospire sono immesse nell'ambiente da animali selvatici e domestici infetti in particolare roditori (il serbatoio dei batteri), che le eliminano tramite le urine, contaminando le acque ed il terreno. L’uomo può essere infettato per contatto diretto con l'urina o i tessuti di animali infetti, o indirettamente per contatto con acqua o terreni contaminati. La leptospirosi può essere una malattia professionale (come ad esempio per gli allevatori o per gli addetti alle fognature e ai mattatoi), ma la maggior parte delle persone viene esposta accidentalmente durante attività ricreative, quali sport in laghi e fiumi, pesca, caccia.

Le Leptospire causano l’infezione attraverso piccoli tagli o abrasioni della pelle, oppure attraverso le mucose dell’occhio, del naso e della bocca, ma possono attraversare la pelle integra in caso di immersione prolungata in acqua contaminata. Dal punto d’ingresso entrano poi nel circolo sanguigno ed invadono praticamente tutti i tessuti e organi.

Sintomi di leptospirosi

I sintomi della leptospirosi sono vari e possono essere simili a quelli di altre infezioni come influenza, meningite, dengue o febbre emorragica. In alcuni casi, inoltre, le persone che ne sono affette possono non accorgersi subito della malattia poiché spesso, nelle fasi iniziali, decorre in maniera del tutto asintomatica.

La leptospirosi umana può manifestarsi attraverso numerosi sintomi, tra cui:

  • febbre alta,

  • cefalea,

  • brividi,

  • dolori muscolari,

  • vomito,

  • ittero (pelle e occhi gialli),

  • occhi rossi,

  • dolore addominale,

  • diarrea,

  • eruzione cutanea.

La leptospirosi è tipicamente bifasica, sebbene alcuni pazienti abbiano solo una malattia monofasica fulminante:

  • Prima fase: la fase setticemica inizia da 2 a 20 giorni dopo aver contratto l’infezione e si presenta con febbre, cefalea, mal di gola, brividi e forti dolori muscolari. Compaiono anche arrossamento degli occhi e in alcuni casi tosse, a volte emorragica e dolore toracico. In genere questi sintomi si risolvono nel giro di una settimana

  • Seconda fase: questa fase detta immune si verifica tra il sesto e il dodicesimo giorno di malattia; possono ripresentarsi i sintomi della prima fase e in alcuni casi anche meningite con rigidità del collo e cefalea. La seconda fase dura in genere da 4 a 30 giorni ed è caratterizzata dalla formazione di anticorpi contro il battere. In questa fase si possono avere anche danni al fegato con ittero, insufficienza renale e tendenza al sanguinamento; infatti, i pazienti possono avere tosse ematica o presentare epistassi, o sangue sottocute o sangue nelle feci. La perdita di sangue può causare anemia e gli organi potrebbero subire lesioni. Questa forma molto grave con ittero è chiamata sindrome di Weil. La maggior parte delle persone che non sviluppano ittero guarisce, mentre circa il 5-10% dei soggetti che lo sviluppano può andare incontro a morte, specie in età superiore a 60 anni o in presenza di insufficienza renale, alterazioni mentali ed emorragie interne

Terapia

Il trattamento della leptospirosi dipende dalla severità con cui la malattia si manifesta e si basa principalmente su una terapia antibiotica, come doxiciclina o penicillina, che devono possibilmente essere somministrati fin dalle prime fasi della malattia. Individui con sintomi particolarmente gravi potrebbero richiede la somministrazione endovena degli antibiotici.

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Immagine Paziente dottore

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