Le infezioni sessualmente trasmissibili.


Le infezioni sessualmente trasmissibili.

Le malattie sessualmente trasmissibili sono infezioni che si trasmettono per contagio diretto tramite contatto sessuale e sono in genere causate da batteri, virus e protozoi.

Le Infezioni Sessualmente Trasmissibili, anche dette Malattie a Trasmissione Sessuale, oltre a compromettere la qualità della vita del singolo individuo, hanno importanti ripercussioni sulla salute sessuale e riproduttiva a livello di popolazione sessualmente attiva ed effetti indiretti anche sulla salute della popolazione pediatrica.

Sono causate da batteri, virus, funghi o parassiti che si trasmettono da una persona all’altra attraverso i rapporti sessuali non protetti (eterosessuali o omosessuali).

L'attività sessuale gioca un ruolo fondamentale nella diffusione di queste infezioni, ma è possibile essere infettati anche senza contatto sessuale: è quello che accade, ad esempio, nel caso di trasmissione da madre a bambino durante la gravidanza o il parto (trasmissione verticale), attraverso trasfusioni di sangue infetto o tramite l'uso di aghi o strumenti chirurgici non adeguatamente sterilizzati (tatuaggi).

Quali sono i sintomi delle malattie sessualmente trasmissibili?

Le infezioni sessualmente trasmesse possono passare inosservate per lungo tempo. Segni e sintomi possono comparire, a seconda del tipo di infezione, da alcuni giorni ad alcuni anni dopo l'esposizione. Alcune infezioni sono banali e si risolvono in pochi giorni (è il caso per esempio della Candida Albicans), o qualche settimana, senza lasciare conseguenze. Altre volte (come nel caso dell’HIV o della sifilide) la progressione della patologia può portare a complicanze serie e alcune volte letali. Alcune di queste infezioni possono decorrere in modo del tutto asintomatico per molto tempo, pur conducendo a serie alterazioni funzionali di alcuni organi con decadimento della loro funzione (è il caso per esempio dei danni a carico delle tube da parte della Clamidia Trachomatis, con conseguente infertilità).

Particolare attenzione si deve prestare a determinati segni:

  • piaghe sui genitali, nella zona rettale o nella zona orale

  • bruciore o dolore alla minzione

  • secrezioni dal pene

  • perdite vaginali (leucorrea)

  • perdite vaginali ematiche

  • ingrossamento dei linfonodi, soprattutto nell'area inguinale

  • dolori pelvici, accompagnati in alcuni casi a febbri persistenti o a diarrea

  • rash cutaneo su tronco, mani o piedi

Oggi si conoscono oltre 30 diversi patogeni, tra batteri, virus, protozoi, e parassiti, responsabili di queste malattie:

HIV/AIDS

HIV è un virus che provoca un indebolimento progressivo del sistema immunitario. Una persona dopo essere entrata in contatto con il virus HIV può diventare sieropositiva (positiva al test per Hiv). Dopo il contagio è possibile vivere per anni senza alcun sintomo.

L’AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) rappresenta lo stadio clinico avanzato dell’infezione da parte del virus HIV e consiste nella diminuzione delle difese immunitarie dell’organismo.

Come si manifesta?

Può rimanere per anni senza alcun segno (ma si può ugualmente contagiare il partner) o manifestarsi con sintomi di diversa gravità.

Come si trasmette?

  • Rapporti sessuali non protetti (vaginali, anali, oro-genitali) con persone infette.

  • Sangue: scambio di siringhe infette, strumenti per tatuaggi e piercing contaminati con sangue infetto, uso in comune di oggetti (rasoi, forbicine, spazzolino da denti, ecc.) contaminati.

  • Da madre infetta al bambino (durante la gravidanza, il parto e l’allattamento al seno).

Candidosi e altre infezioni del tratto genitale

Candida, Trichomonas, Micoplasma possono causare infezioni del tratto genitale e urinario, più facilmente nella donna ma anche nell’uomo. La candidosi è causata da un fungo che vive nel nostro corpo senza dare problemi, e che si manifesta in caso di scarsa igiene, di immuno-depressione (patologie croniche, antibiotico-terapia, diabete). Quindi, questa malattia non è necessariamente legata all’attività sessuale, ma può essere trasmessa grazie a questa.

Come si manifesta?

Con perdite dalle vie genitali di aspetto caratteristico a seconda del tipo di infezione, prurito e arrossamento nell’area genitale o anale, dolore al passaggio di urina e durante il rapporto sessuale.

Come si trasmette?

Con rapporti sessuali non protetti.

Chlamydia

È un’infezione causata da batteri che vivono all’interno delle cellule (Chlamydia trachomatis).

Come si manifesta?

Spesso senza sintomi, dopo 1-3 settimane può dare infezioni alle vie genitali.

Nell’uomo e nella donna: bruciore a urinare, secrezioni dal pene, dolori addominali, interessamento dell’utero con conseguente sterilità (infezione cronica).

In gravidanza, possibile aborto spontaneo.

Come si trasmette?

Con rapporti sessuali non protetti.

Condilomatosi

È un’infezione dovuta a un virus, il Papillomavirus (HPV).

Come si manifesta?

L’infezione decorre, nella maggioranza dei casi,senza sintomi oppure si manifesta con escrescenze (verruche o condilomi) ai genitali. Talora, in caso di infezioni che persistono nel tempo e dopo diversi anni, può dare origine a tumori delle vie genitali (all’utero, nelle donne).

Come si trasmette?

Durante i rapporti sessuali non protetti. L’uso del profilattico non è sempre in grado di proteggere da questa infezione che può colpire aree della pelle non coperte dal profilattico stesso.

Epatiti virali (Epatite A, B, C)

Sono malattie virali che colpiscono il fegato.

Come si manifestano?

• Epatite acuta con ittero (colore giallo della pelle e degli occhi) e dolore al fegato;

• Epatite cronica: l’epatite B e, specialmente l’epatite C, possono progredire negli anni fino a dare cirrosi o tumori del fegato;

• Stato di “portatore sano”, ossia non ci sono sintomi ma si possono contagiare altre persone.

Come si trasmettono?

• Rapporti sessuali non protetti (per l’epatite A soprattutto rapporti oro-genitali).

• Contatto con il sangue delle persone infette.

• Da madre infetta al bambino (durante la gravidanza o il parto).

La sola epatite A si trasmette anche per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di cibi o acqua contaminati.

Gonorrea/Blenorragia

È un’infezione dovuta al batterio Neisseria gonorrhoeae.

Come si manifesta?

Nelle donne, la manifestazione clinica principale è un’uretrite, con bruciori e difficoltà a urinare, oppure una cervicite con secrezione giallo-verdastra, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, prurito vaginale e/o difficoltà a urinare.

Negli uomini, la gonorrea si manifesta con un’uretrite con secrezioni abbondanti, dense e di colore giallo-verdastro, bruciori e difficoltà a urinare.

Se trasmessa attraverso un rapporto anale, la gonorrea è frequentemente asintomatica; in alcuni casi si può sviluppare una proctite sintomatica.

Se trasmessa attraverso un rapporto orale, la gonorrea può infettare la gola e provocare una faringite, in entrambi i sessi.

Come si trasmette?

Rapporti sessuali non protetti. Una donna che contrae la gonorrea in gravidanza può, durante il parto, trasmettere al nascituro l’infezione provocando in questo una congiuntivite neonatale.

Herpes genitale

È una infezione causata da un virus.

Come si manifesta?

Può dare sia manifestazioni lievi (arrossamento e bruciore) che numerose vescicole/ulcerazioni dolorose, in zona genitale.

L’infezione tende a ripresentarsi nel tempo, soprattutto in occasione di stress fisici o psichici, poiché il virus persiste nell’organismo.

Come si trasmette?

Con i rapporti sessuali non protetti, per contatto con le mucose infette.

Sifilide

È causata da un batterio (spirocheta), il Treponema Pallidum.

Come si manifesta?

Il periodo di incubazione varia tra i 10 e i 90 giorni (media 21 giorni) dopo il quale si possono manifestare diversi quadri clinici: piccola ulcerazione non dolente, nel punto in cui è avvenuto il contagio (genitali o bocca), di breve durata.

Come si trasmette?

Rapporti sessuali non protetti. Attraverso il contatto diretto con ferite infette (sesso vaginale, anale e orale). Si può trasmettere dalla madre al feto, in gravidanza, con possibile morte del feto in utero o la nascita di un bimbo affetto da sifilide congenita.

Immagine Paziente dottore

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