I sintomi della nevralgia del trigemino si manifestano solitamente con crisi dolorose che colpiscono una parte più o meno estesa del viso, concentrandosi solitamente sul lato destro.
La nevralgia del trigemino è una patologia che causa un dolore intenso al volto dovuto l’infiammazione o lesione del nervo trigemino. Dal verificarsi di un evento e l’altro esistono periodi di pieno benessere; e all’improvviso, senza causa apparente ecco insorgere il dolore, paragonabile a quello di una scossa elettrica. Le persone colpite da nevralgia del trigemino possono avere attacchi di dolore regolarmente, per giorni, settimane o mesi. In casi gravi possono verificarsi molteplici volte al giorno.
La nevralgia del trigemino si divide in due tipi:
1) Nevralgia Essenziale (o Idiopatica) : tale forma non riconosce una causa scatenante evidente. L’esordio può essere drammatico, improvviso in pieno benessere, e può colpire indistintamente uomini e donne in età adulta (molto raramente i bambini).
2) Nevralgia Secondaria : tale forma può essere secondaria a malformazioni anatomiche (es. conflitto con arteria meningea media in fossa cranica posteriore come causa più frequente) , ad eventi traumatici o infiammatori (estrazioni dentali, traumi maxillo-faciali, ustioni faciali, sinusiti mascellari etcc.) od a tumori della fossa cranica posteriore, faciali, del glomo carotideo etcc.).
I sintomi principali della nevralgia del trigemino
I sintomi possono essere molto variabili e includono:
fitte occasionali lievi
episodi di dolore acuto simile a una scossa elettrica
attacchi di dolore spontaneo
o scatenato da gesti come:
toccarsi il volto
masticare
parlare
lavarsi i denti
Il dolore può durare da pochi a diversi secondi e ripetersi per giorni, settimane, mesi o essere addirittura cronico. Inoltre può estendersi alle guance, mascella, denti, gengive, labbra e, meno spesso, agli occhi e alla fronte. Il dolore colpisce solo una parte del volto e con il tempo gli attacchi possono diventare più frequenti e più intensi.
Le cause della nevralgia del trigemino
Le cause esatte non sono sempre note, ma si ritiene spesso che sia determinata dalla compressione del nervo trigemino o da una malattia già presente che lo colpisca. In base alla tipologia di dolore e all’origine di questa condizione, si può distinguere fra tre categorie di nevralgia trigeminale:
Tipo 1 (TN1): identifica la nevralgia del trigemino tipica. In questo caso, il dolore è quello caratteristico del disturbo, intermittente, imprevedibile e spesso intollerabile, che si presenta soprattutto durante le ore di veglia e tende ad aumentare nel corso del tempo. È definita idiopatica quando non se ne accerta una causa precisa;
Tipo 2 (TN2): la forma atipica. Provoca un dolore non più intervallato, ma continuo, talvolta accompagnato da una sensazione di bruciore. Rispetto alla TN1, è più difficile da trattare;
Tipo 3 (STN): nevralgia trigeminale sintomatica, conseguenza di un’altra patologia.
La nevralgia del trigemino può essere legata a diverse cause, di cui la più frequente – la cosiddetta tipica TN1 - è la compressione del nervo dovuta al posizionamento anomalo di un’arteria o qualche volta di una vena. Oltre al contatto reiterato è piuttosto la pulsazione del vaso a causare un deterioramento della guaina di mielina che fa da rivestimento al trigemino. Possono soffrirne persone di diverse fasce d’età, ma in genere colpisce quelle con più di 50 anni e prevalentemente di sesso femminile.
La nevralgia atipica o sintomatica trova cause più specifiche in alcune situazioni particolari.
Diagnosi della nevralgia del trigemino
La diagnosi, generalmente, si basa sull'analisi della storia clinica del paziente e dei sintomi riferiti, ed oltre ad un esame obiettivo prevende anche un approfondito esame neurologico.
Se il medico di base non è sicuro della diagnosi può prescrivere una risonanza magnetica (RMN) del capo. Si tratta di un'indagine che utilizza forti campi magnetici e onde radio per creare immagini dettagliate della parte interna della testa. Può aiutare a identificare le possibili cause del dolore facciale quali, ad esempio, l'infiammazione del rivestimento dei seni paranasali (sinusite), tumori che comprimono uno dei nervi facciali, danni al sistema nervoso causati da sclerosi multipla (SM).
CURA E TERAPIA
Il trattamento inziale della nevralgia trigeminale è medico e consiste nell’assunzione di alcuni farmaci appartenenti alle categorie dei farmaci antiepilettici e antidepressivi. I farmaci più efficaci che vengono solitamente somministrati sono la carbamazepina e la oxcarbazepina, seguiti da altri farmaci che possono essere assunti singolarmente o in combinazione. Quando i farmaci non sono efficaci o, più comunemente, non sono tollerati, i seguenti trattamenti chirurgici e radiochirurgici diventano necessari.
Termorizotomia percutanea con radiofrequenze: questa procedura si basa sul raggiungimento della parte posteriore del ganglio di Gasser con un’agocannula inserita attraverso la cute della guancia e quindi il forame ovale del cranio. Il ganglio di Gasser è il nodo sito lungo il decorso del nervo trigemino dove vengono convogliate le informazioni dolorifiche provenienti dal volto. Una volta posizionata, lungo l’agocannula viene inserito un elettrodo rigido dalla cui punta viene generato calore prodotto da radiofrequenze. Il calore così generato distrugge selettivamente le fibre dolorifiche del nervo trigemino e determina l’immediata scomparsa del dolore nella maggior parte dei pazienti trattati.
Radiochirurgia mediante Gamma Knife: il trattamento radiochirurgico della nevralgia trigeminale mediante Gamma Knife consiste nella focalizzazione di un numero elevato di raggi gamma (radiazioni ionizzanti) sulla parte intracranica (intracisternale) del nervo trigemino. Il “targeting” è guidato da immagini di risonanza magnetica acquisite prima del trattamento. In questo modo la trasmissione del dolore viene interrotta. L’effetto della radiochirurgia per il trattamento della nevralgia del trigemino non è solitamente immediato e richiede un periodo di tempo di alcune settimane, necessarie per la maturazione della lesione sul nervo.
Microdecompressione vascolare: intervento che consiste nell’esposizione microchirurgica dell’origine del nervo trigemino nell’angolo ponto-cerebellare per via retromastoidea e quindi nella ricerca di eventuali arterie o vene in contatto con il nervo alla sua origine o nel suo tratto iniziale intracisternale. Il vaso coinvolto nel conflitto neurovascolare viene quindi allontanato dal nervo mediante interposizione di materiale sintetico, cellulosa, o frammenti di tessuto muscolare. La liberazione del nervo dai vasi che lo comprimono comporta la scomparsa del dolore nella maggior parte dei pazienti trattati.
Cure farmacologiche
Poiché gli antidolorifici comuni come il paracetamolo non sono efficaci nel trattamento della nevralgia del trigemino, per aiutare a alleviare il dolore potrà essere prescritto un farmaco alternativo come, ad esempio, un anticonvulsivante, medicinale usato, di solito, per curare l'epilessia.
Gli anticonvulsivanti, originariamente, non sono stati progettati per trattare il dolore, ma possono contribuire ad alleviarlo rallentando gli impulsi elettrici del nervo e riducendo la sua capacità di trasmettere il dolore.
Devono essere presi regolarmente, non solo quando si manifestano gli attacchi, e si può smettere di assumerli quando gli episodi di dolore cessano (fase di remissione).
Salvo diverse indicazioni del medico di base o dello specialista, quando si inizia a prendere i medicinali è importante arrivare per gradi al dosaggio prescritto cosi come è altrettanto importante non smettere repentinamente di assumerli ma ridurne gradualmente la dose nel corso di qualche settimana.
Inizialmente, il medico di base potrebbe prescrivere un tipo di anticonvulsivante chiamato carbamazepina, anche se sono disponibili un certo numero di alternative nel caso in cui risulti poco o per nulla efficace.
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