Il fumo passivo aumenta l'insorgenza di vari tipi di cancro, spinge il sistema immunitario a sviluppare infiammazioni per difendersi, provoca irritazione delle vie aeree e degli occhi nonché l’irrigidimento delle arterie, aumenta il rischio infarto.
Il fumo passivo è il fumo che viene respirato e quindi introdotto involontariamente nell'apparato respiratorio da chi si trova nelle vicinanze di chi sta fumando. Il fumo passivo si disperde nell'ambiente e comprende sia il fumo prodotto dalla combustione lenta della sigaretta che quello prodotto dall’espirazione del fumo dal fumatore, diluito con aria dell’ambiente. Rappresenta il principale fattore inquinante degli ambienti chiusi e provoca nel mondo oltre seicentomila morti l’anno. E' responsabile di almeno una quota dei tumori al polmone nei non fumatori, oltre che di malattie cardiache, asma e altri disturbi meno gravi.
L'esposizione giornaliera al fumo passivo dei non fumatori è molto diffusa nella maggior parte dei europei, in particolare all'interno dei bar e ristoranti, nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni private. L'Italia è stato il primo grande paese europeo ad introdurre una normativa (Legge 16 gennaio 2003, n.3) per regolamentare il fumo in tutti i luoghi chiusi pubblici e privati - compresi i luoghi di lavoro e le strutture del settore dell’ospitalità - che è stata considerata quale esempio di efficace intervento di salute pubblica in tutta l’Europa.
I risultati pubblicati sull'autorevole rivista Lancet, di uno studio effettuato da esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità, hanno dimostrato che nel 2004 siano morte, per cause attribuibili al fumo passivo, oltre 600.000 persone, 165.000 delle quali bambini che vivevano in casa con un fumatore.
I danni del fumo passivo sono infatti particolarmente gravi nei più piccoli, il cui organismo è in fase di sviluppo. I neonati esposti al fumo sono più soggetti alla SIDS (sudden infant death syndrome), la cosiddetta "morte in culla" nel primo anno di vita. Anche passato questo pericolo, i bambini che vivono con fumatori restano più vulnerabili alle infezioni polmonari e sono più a rischio di asma. Ancora prima di nascere, il feto di una madre fumatrice rischia di avere problemi di salute.
Il fumo di sigaretta è la più importante causa di morte evitabile nella nostra società: ogni anno nel mondo a causa del tabacco perdono la vita circa 8 milioni di persone, delle quali 1,2 milioni non fumatrici, ammalate a causa del fumo passivo. Molti studi scientifici hanno infatti dimostrato che chi fuma tabacco rischia più degli altri di sviluppare almeno 27 famiglie di malattie, non solo tumorali, che diventano 50 e più se considerate in tutte le loro ramificazioni. Il fumo aumenta di circa 10 volte il rischio di morire di enfisema, raddoppia quello di avere un ictus e aumenta da due a quattro volte quello di essere colpiti da un infarto, danneggia la circolazione del sangue al cervello e agli arti e può favorire la comparsa di una disfunzione erettile nell'uomo.
Tutti i partecipanti, inclusi i sostenitori internazionali di salute pubblica, funzionari e rappresentanti degli Stati Membri e dell'UE, professori universitari, professionisti sanitari, rappresentanti di società scientifiche e ONG orientate alla salute, e giornalisti di diversi mezzi di comunicazione, hanno unito le forze per promuovere il controllo del tabagismo e adottare le misure necessarie per proteggere la salute pubblica.
Il Consorzio del Progetto suggerisce le seguenti misure per una presa di posizione urgente da parte dei governi.
In questo ambito si inseriscono in un ulteriore studio dell'Istituto Mario Negri attualmente in corso per valutare il livello di inquinamento delle italiane in cui vive un effetto di sigaretta eletrtronica e gli effetti tossici suiviventi non fumatori.
A livello italiano è importante la presa di posizione del Comitato di Bioetica che proprio nei giorni scorsi ha presentato una mozione alla presidenza del Consiglio dei ministeri in cui vengono richiesti di evitare il fumo anche in:
In generale, negli adulti il fumo passivo può provocare:
Invecchiamento della pelle;
Irritazioni al sistema respiratorio;
Malattia polmonare ostruttiva cronica, detta anche broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o COPD (Chronic Obstructive Pulmonary Disorder);
Cancro al polmone, alla laringe, ai seni nasali, al cervello, alla vescica, allo stomaco, alla mammella e altri;
Aterosclerosi (alterazione delle pareti delle arterie, la cui funzionalità di riduce);
Coronaropatia (disturbo che limita l’afflusso di sangue al cuore);
Infarto;
Ictus;
Disturbi riproduttivi e menopausa precoce nelle donne.
Il fumo passivo non fa dimagrire, anzi: è possibile che predisponga all’obesità.
I bambini sono particolarmente suscettibili agli effetti del fumo passivo perché interferisce con i loro sistemi respiratori e immunitari, che sono ancora in fase di sviluppo. In particolare, il fumo passivo in automobile comporta un importante rischio per i bambini, perché è molto concentrato anche quando i finestrini sono aperti o gli impianti di aerazione sono attivi.
Gli studi mostrano che i bambini che vivono con almeno un fumatore, rispetto ai figli di non fumatori, hanno una maggiore incidenza di:
Polmoniti;
Bronchiti;
Attacchi d’asma forti e frequenti (in chi presenta asma);
Tosse e raffreddore;
Meningiti;
Infezioni alle orecchie;
Disturbi agli occhi, ad esempio la cataratta;
Danni ai denti;
Allergie;
SIDS (Sudden Infant Death Syndrome, un disturbo poco conosciuto che porta alla morte improvvisa del bambino sotto l’anno d’età);
Problemi di apprendimento o comportamentali;
Alcune forme di tumore, come leucemia, linfoma e cancro al cervello;
In generale, i bambini che vivono in casa con fumatori si ammalano più spesso degli altri.
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