I tumori legati all’alcol


I tumori legati all’alcol

Limitare il consumo di bevande alcoliche mette al riparo dal rischio di sviluppare un tumore, l’uso di bevande dal tasso alcolico potrebbe infatti accendere la miccia di ben sette forme di neoplasie.

E' risaputo che il consumo di bevande alcoliche sia dannoso per l'organismo perché mina la salute sotto molti punti di vista, come spiegano gli esperti, ci sono molti meccanismi molecolari che legano il consumo di alcol allo sviluppo del cancro, incluse modifiche nei livelli di ormoni e l’azione indiretta dell’etanolo, che agisce come solvente per alcune sostanze cancerogene presenti per esempio nel tabacco. Lalcol per l'uomo è cancerogeno, se assunto in forti quantità e assunto in maniera costante, può essere ritenuto tra i responsabili di alcune forme di tumore tra le più frequenti e diffuse. 

L’alcol è causa di circa 60 tipi diversi di condizioni patologiche e di danni alla salute, tra cui lesioni, disordine psichico e comportamentale, tumori, patologie gastrointestinali, malattie cardiovascolari, immunologiche, dell’apparato scheletrico, infertilità e problemi prenatali. Studi epidemiologici hanno dimostrato che il consumo di alcolici può aumentare significativamente il rischio di sviluppare il tumore, in particolare a livello della cavità orale, faringe, laringe, esofago e fegato.

Un consumo di modeste quantità di alcol (10 g/die) riduce il rischio di malattie cardiache, del diabete di tipo 2 e di poche altre condizioni sebbene contemporaneamente le stesse modeste quantità incrementino il rischio di numerose malattie e di tumori. Si può affermare che il rischio di morte alcol-correlata è la risultante del bilancio tra l’aumento del rischio di malattie e infortuni e la modesta riduzione del rischio di patologie cardiocoronariche, in particolare per le donne e per l’età anziana; in buona sostanza l’impatto sulla mortalità al netto dei vantaggi è di oltre 20.000 decessi l’anno.

Il rischio annuale di morte per tumori alcol-correlati a bocca, gola, trachea, esofago e fegato aumenta notevolmente tra i bevitori, in particolare tra coloro che ne fanno un uso non moderato (40 g di alcol) al giorno. A dimostrazione di ciò, la relazione tra il volume di alcol consumato e questi tipi di tumore è caratterizzata da RR crescenti all’aumentare del volume di alcol. Esistono forti evidenze a sostegno del fatto che l’alcol aumenta il rischio di sviluppare il tumore alla mammella.

Oggi l’alcol è considerato un fattore di rischio per lo sviluppo delle neoplasie del cavo orale, della faringe e della laringe, dell’esofago, dello stomaco, del colon-retto, del fegato, della colecisti e del pancreas. Il dato è confermato anche dai risultati del grande studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), a cui hanno partecipato numerosi ricercatori sostenuti da Fondazione AIRC. Già dai primi dati, risalenti al 2011, è emerso che il 10 per cento di tutti i tumori che colpiscono gli uomini e il 3 per cento di quelli che colpiscono le donne sono attribuibili al consumo di alcolici. Venendo all’Italia, le stime diffuse attraverso i rapporti Istisan dell’Istituto superiore di sanità portano a stimare che una quota prossima al 4 per cento dei decessi per cancro è associata al consumo di alcol. Ciò corrisponde a quasi ventimila vite che avrebbero potuto essere salvate riducendo il consumo di alcolici.

Come l’alcol favorisce l'insorgenza del cancro

A oggi non sono noti tutti i meccanismi attraverso cui l’alcol contribuisce alla nascita del tumore. Alcune cose, però, le sappiamo. L’alcol, per esempio, irrita le mucose, impedendo alle cellule danneggiate di ripararsi correttamente. Questo può favorire lo sviluppo di tumori della bocca e della gola. L’alcol inoltre è metabolizzato nel fegato, l’organo che ha il compito di rendere meno tossiche le sostanze che lo attraversano. Qui può causare infiammazione e alterazioni alle cellule epatiche, che possono con il tempo diventare cellule tumorali. A livello del colon l’alcol agisce attraverso almeno due diversi meccanismi: tramite l’acetaldeide, una sostanza in cui l’alcol è convertito e che è riconosciuta come cancerogena. Questa riduce la capacità di assorbimento dei folati, composti che sembrano proteggere dal cancro del colon e della mammella. Inoltre l’etanolo stimola la produzione di estrogeni e androgeni circolanti nel sangue, ormoni importanti nella crescita e nello sviluppo del tessuto del seno, dell’ovaio e della prostata. Se tali ormoni sono in eccesso, aumenta il rischio di ammalarsi di cancro. A ciò occorre aggiungere che le bevande alcoliche aumentano le probabilità di essere sovrappeso e obesi. Una condizione, quest’ultima, a cui risulta associato un maggiore rischio di sviluppare almeno 12 forme di cancro.

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