Si tratta di una malattia cronica che colpisce le vie aeree, ossia canali che permettono il passaggio di aria da e verso i polmoni e colpisce più di 300 milioni persone in tutto il mondo.
L’asma è una patologia respiratoria cronica che colpisce l'albero bronchiale, che a causa del processo infiammatorio, contrae i bronchi, che si riempiono di liquido e producono un eccesso di muco, riducendo nel complesso gli spazi disponibili per la libera circolazione dell'aria. Nel nostro Paese a soffrire di asma sono quattro milioni e mezzo di persone. L’attuale prevalenza media stimata in Italia è del 6.6%. I pazienti con asma grave rappresentano una piccola quota degli asmatici, circa il 10%.
L’asma può essere in parte ereditaria sia per la malattia sia per una possibile causa: l’allergia (asma allergica). La probabilità di divenire asmatici, quindi, aumenta in proporzione al numero di asmatici presenti in famiglia. Circa il 50% degli asmatici riconosce come causa l’allergia a sostanze inalanti: pollini, derivati degli acari, peli degli animali, ecc.
L’asmatico ha dei bronchi iperattivi: uno stimolo (allergeni, irritanti, gas di scarico, polveri, odori forti, fumo, sbalzi di temperatura od umidità, sforzi fisici, ecc.), che nelle persone non asmatiche non crea problemi, può scatenare una crisi di asma.
I soggetti asmatici sono caratterizzati da un’infiammazione delle vie aeree e questo le rende gonfie e molto sensibili, in grado di reagire severamente al contatto con determinate sostanze inalate. A seguito di questa reazione i muscoli che avvolgono le vie aeree si restringono e questo riduce immediatamente la quantità di aria che passa, come se chiudessimo in parte il rubinetto dell’acqua.
Il gonfiore peggiora ulteriormente la situazione, rendendo il passaggio ancora più piccolo, inoltre le cellule presenti potrebbero reagire producendo più muco, un liquido adesivo e spesso che può ulteriormente restringere le vie respiratorie. Questa reazione a catena può causare i sintomi caratteristici dell’asma, che possono verificarsi ogni volta che le vie aeree si infiammano. Le principali cause che scatenano le crisi d'asma sono:
Gli attacchi d’asma sono variabili per frequenza e gravità. Alcuni soggetti asmatici sono abitualmente asintomatici, con lievi episodi di respiro affannoso sporadici e di breve durata. Altri presentano tosse e sibili e hanno attacchi gravi dopo infezioni virali, attività fisica o esposizione ad altri fattori scatenanti.
Il sintomo tipico è la comparsa improvvisa, o l’accentuazione, di difficoltà a respirare (dispnea), spesso con percezione di respiro sibilante, che può peggiorare di notte e creare difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane. Può essere presente espettorazione, in genere di aspetto chiaro, mucoso. Vi è una grande variabilità individuale nella percezione del sintomo dispnea, spesso sottostimato soprattutto nei bambini e nei giovani.
È estremamente importante concordare con lo specialista il tipo di terapia più adatta, prendendo in considerazione anche la modalità di assunzione (inalatore, con o senza spaziatore) e programmando l’eventuale somministrazione di farmaci in caso di riacutizzazione.
I farmaci utilizzati sono:
I farmaci per via inalatoria vengono somministrati a dosi tali che l’assorbimento è minimo e gli effetti collaterali sono generalmente trascurabili.
I trattamenti più recenti per la cura dell’asma prevedono l’utilizzo di farmaci biologici la cui azione non coinvolge il sistema immunitario nel suo complesso ma solamente i mediatori dell’infiammazione che provocano la reazione asmatica. La terapia segue un iter ben definito e prende avvio in ospedale per poi proseguire al domicilio, in tutta autonomia. I farmaci biologici hanno effetti collaterali minimi e rappresentano una rivoluzione in particolar modo per i pazienti interessati da asma grave: grazie alla loro azione, infatti, l’asma tende a normalizzarsi consentendo al paziente di interrompere la terapia a base di corticosteroidi e migliorare la qualità della propria vita riprendendo una vita lavorativa e sociale normale.
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