In Italia, dai dati del Rapporto nazionale sul fumo, sono 900 mila gli utilizzatori di sigarette elettroniche, che sono dannose per la salute e tra qualche anno sarà possibile stabilire con certezza se esiste un’associazione con il cancro.
La sigaretta elettronica è un dispositivo progettato per simulare e sostituire il tradizionale fumo del tabacco fornendo un sapore e una sensazione fisica simile a quella del fumo di tabacco, ma senza la combustione, quindi nessuna produzione di catrame e idrocarburi policiclici aromatici. Negli ultimi anni si è velocemente diffusa in modo massiccio coinvolgento una buona parte di fumatori della classica sigaretta in tabacco, pensando che gli effetti dannosi fossero praticamente nulli e che potesse aiutare a smettere di fumare. Da uno studio americano condotto dall'University of Southern California sugli effetti biologici delle sigarette elettroniche, emerge però che può determinare l'alterazione di geni e favorire il rischio di insorgenza di alcune patologie, incluso il cancro.
Indltre, diversi studi hanno evidenziato nel vapore prodotto dalle sigarette elettroniche la presenza di sostanze potenzialmente dannose per la salute dell'individuo. Il glicole propilenico è considerato generalmente sicuro, anche se alcuni studi indicano che l'inalazione prolungata può dare origine a irritazione delle vie aeree, intossicazione, tosse, asma e riniti alergiche.
All’indomani del nuovo allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sul tema interviene anche il dottor Angelo Mangia, pneumologo all’ospedale di Piacenza e responsabile del nuovo Centro antifumo aperto dall’Ausl di Piacenza.
“Molte persone utilizzano la sigaretta elettronica per smettere di fumare - spiega l’esperto - pensando di combattere con l’e-cig la dipendenza. In realtà non è affatto così, perché la presenza di nicotina fa sì che la dipendenza sia solo sostituita: si passa da una all’altra”. Abitudine e gestualità, che sono due degli aspetti più difficili da gestire per chi vuole smettere di fumare, con le sigarette elettroniche non vengono eliminati. “Senza considerare tutti i rischi per la salute che sono già noti. Tutto dipende dalla quantità di nicotina e di sostanze tossiche presenti nei liquidi riscaldati: comunque sia non sono certo innocue”.
“Il primo consiglio per ogni fumatore - ribadisce il dottor Mangia - è quello di smettere di fumare. È utile ricordare che esistono farmaci e programmi di trattamento efficaci che possono aiutarlo in questo percorso. L’abolizione dell’abitudine al fumo di sigaretta è uno dei più importanti provvedimenti per la salute pubblica e individuale”. Decidere di farla finita con la nicotina è infatti l'atto terapeutico più efficace, sempre applicabile e praticamente a costo zero per le persone che soffrono di patologie polmonari o cardiovascolari. I benefici per l’organismo sono davvero notevoli a 360 gradi. “Inoltre, smettere di fumare riduce il rischio di sviluppare patologie correlate (per esempio tumori e BPCO) a qualsiasi età”.
“Quando incontriamo un paziente per la prima volta - spiega il dottor Mangia - facciamo una visita medica generale, misuriamo il suo grado di dipendenza da nicotina e il monossido di carbonio (CO) presente nell’aria respirata e facciamo una valutazione del livello motivazionale a smettere di fumare. Tutti questi elementi sono utili per impostare un programma di trattamento personalizzato; la persona viene poi seguita lungo il suo percorso di dissuefazione, attraverso controlli periodici gestiti direttamente dal medico del centro".