Il rumore del russamento è causato dall’ostruzione del flusso d’aria nei passaggi retrostanti al naso e alla bocca, cioè della zona più elastica delle vie aeree, dove la lingua e la parte superiore della gola si uniscono al palato molle e all’ugola.
Viene definito con il termine di "rusare" (dal punto di vista medico, roncopatia) l'emissione di rumore durante la fase del sonno. Il russamento è provocato dalla vibrazione dei tessuti molli nella gola, in particolare del palato molle che è la parte posteriore del palato.
Le cause della roncopatia, questo è il termine medico, possono essere diverse:
Problemi nasali. Provocano uno stato di ostruzione che può essere transitorio nel caso di raffreddore, oppure cronico quando si tratta di ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto, poliposi nasali, sinusite.
Anatomia della bocca e della gola. Alterazioni del palato molle, della lingua e dell’ugola possono ostruire parzialmente il passaggio dell'aria attraverso le vie aeree durante il sonno. Lo stesso accade nel caso di ingrossamento della tonsilla oppure delle adenoidi o della base linguale.
Apnee notturne. Il russamento, quando è abituale, può essere indice di una grave patologia cronica, la cosiddetta sindrome delle apnee notturne. Tale patologia è riconoscibile anche attraverso altri sintomi, come la stanchezza diurna, la difficoltà a concentrarsi, il verificarsi di colpi di sonno (alla guida, al cinema, a teatro…). Diagnosticare per tempo questa malattia è fondamentale: le apnee notturne, infatti, possono portare a gravi patologie cardiache (ictus, ipertensione, infarto…).
Adenoidi ipertrofiche
Adenoidite
Apnee notturne
Mastoidite
Obesità
Raffreddore
Rinite
Sindrome di Pickwick
Tonsillite
Cause rare
Acondroplasia
Allergie respiratorie
Faringotonsillite
Fuoco di Sant'Antonio
Influenza
Otite Barotraumatica
Poliposi Nasale
Sinusite
Tonsillite
Il problema del russamento è più frequente tra gli uomini.
Esse in sovrappeso predispone al disturbo, perché è possibile avere un eccesso di tessuti molli nel collo, responsabile del restringimento delle vie aeree.
Di solito peggiora con l’andare degli anni.
Un lieve rilassamento dei tessuti è normale durante le fasi di sonno profondo, però potrebbe diventare un problema se viene aggravato dall’alcol o dai farmaci che provocano sonnolenza (ansiolitici, sedativi, alcuni antidepressivi, …).
Se il naso è congestionato o ostruito l’organismo deve fare uno sforzo maggiore per far passare l’aria, in questo modo si crea un vuoto maggiore del solito nella gola, che tende a far avvicinare tra loro i tessuti molli. Si può russare, quindi, solo durante l’allergia ai pollini, oppure solo nel corso del raffreddore o della sinusite.
L’ostruzione può anche essere provocata da anomalie anatomiche del naso o del setto nasale, ad esempio dal setto nasale deviato (malformazione delle pareti che separano le narici).
Il fumo è causa di infiammazione delle via aeree e questo ha come conseguenza un peggioramento del disturbo.
Una carenza di sonno può portare ad un ulteriore rilassamento dei tessuti della gola.
Il russare è in genere più comune e più rumoroso quando si dorme sulla schiena, perché l’effetto della gravità sulla gola restringe ulteriormente le vie respiratorie.
Spesso per porre rimedio al russamento notturno è necessario intervenire attraverso terapie mediche che potrebbero essere d’aiuto nella risoluzione del problema. Lo pneumologo piuttosto che l’otorino potrebbero consigliare dispositivi medici o procedure chirurgiche, come:
Utilizzo della CPAP (Continuous Positive Airway Pressure). Consiste nell’utilizzo di un dispositivo che eroga un flusso d’aria ad un pressione positiva costante all’interno delle vie respiratorie, attraverso una maschera facciale.
LAUP (Laser-assisted uvulopalatoplasty), un intervento che sfrutta un laser per accorciare l’ugola e per eseguire piccoli tagli nel palato molle su entrambi i lati. In questo modo, mentre i tagli guariscono, i tessuti circostanti si irrigidiscono per prevenire le vibrazioni che innescano il fenomeno del russamento notturno.
Impianti palatali che comportano l’inserimento di piccoli impianti di plastica nel palato molle che aiutano a prevenire il collasso di quest’ultimo, evitando così l’innescarsi del russamento notturno.
Somnoplastica che utilizza bassi livelli di energia termica a radiofrequenza per rimuovere i tessuti dell’ugola e del palato molle che vibrano durante il russare. La procedura viene eseguita in anestesia locale e richiede circa 30 minuti.
Apparecchi anti-russamento, ossia dispositivi, simili al paradenti di un atleta, che favoriscono l’apertura delle vie respiratorie portando la mascella e/o la lingua in avanti durante il sonno.
Procedure chirurgiche come l’UPPP (Uvulopalatopharyngoplasty), la TAP (Palatoplastica di ablazione termica), tonsillectomia e adenoidectomia, che aumentano le dimensioni delle vie aeree rimuovendo chirurgicamente i tessuti o correggendo le anomalie.
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