Sindrome del Burnout e stress da lavoro: cause e cure.


Sindrome del Burnout e stress da lavoro: cause e cure.

La sindrome del Burnout è caratterizzata da una serie di fenomeni di affaticamento, delusione, logoramento e improduttività che sfociano in prostrazione e disinteresse per la propria attività professionale quotidiana.

Nell'era moderna l'uomo ha manifestato sempre più disagio legato alle condizioni sociali e lavorativi che ne condizionano la regolarità della propria esistenza. A volte si pensa che questi disagi nascano da cause di tipo fisico, ma in molti casi il responsabile è semplicemente lo stress. Dover affrontare una situazione difficile può infatti indurre una reazione di adattamento nel soggetto coinvolto, e quest’ultima può cristallizzarsi in una vera e propria sindrome, chiamata “Burnout Syndrome”, o “sindrome da esaurimento da lavoro”.

Sindrome del burnout: di cosa di tratta?

Burnout è il termine impiegato per descrivere una condizione di stress inserita in un contesto lavorativo o comunque derivante da quest'ultimo, letteralmente questa parole di origine anglosassone significa esaurimento. La sindrome del burnout costituisce una specifica tipologia di disturbo psicofisico connesso all'occupazione del soggetto, si esplica in varia misura e per differenti operatori e professionisti.

La sindrome del burnout determina un vero e proprio stato di malessere che sfocia nel logoramento psicofisico ed emozionale del soggetto unito a demotivazione e delusione. Il soggetto perde interesse sia nei confronti del lavoro stesso che per quello che c'è al di fuori di esso ovvero la sua vita privata e la relazione con chi lo circonda. È una condizione associata a qualsiasi realtà lavorativa, in particolar modo per chi svolge un'attività che implica l'avere tante responsabilità ed anche la reazione con il pubblico.

Sindrome del burnout: ha una sintomatologia specifica?

Il burnout è in costante e graduale aumento soprattutto nei paesi occidentali a tecnologia avanzata. Prima di avvertire i sintomi di questo malessere è possibile riconoscere dei campanelli di allarme che spesso vengono sottovalutati come:

  • sentirsi prosciugati dal lavoro, non avere energie, avere difficoltà nell'addormentarsi la sera oppure soffrire di nausea;

  • sentirsi costantemente sottovalutati o ostracizzati dai colleghi e capi;

  • avere la costante sensazione di non riuscire a dare il meglio di sé sul lavoro.

Da questi segnali non è poi infrequente che si arrivi ai sintomi veri e propri del burnout. Il quadro sintomatologico è in realtà estremamente vario, spesso fuorviante poiché inizialmente si tratta di sintomi aspecifici quali stanchezza generale, apatia, nervosismo e stato di irrequietezza.

I sintomi veri e propri del burnout si esplicano a più livelli, partendo da un livello puramente emotivo per finire, nei casi più gravi, ad una serie di sintomi fisici:

  • a livello emotivo nel soggetto si riscontra un distacco emotivo, un attenzione e importanza eccessiva nei confronti del lavoro unitamente a demotivazione a lavoro, senso di colpa e difficoltà nel concentrarsi, in questo quadro il soggetto tende a trascurare i propri affetti e le proprie relazione sociali;

  • a livello comportamentale avremo mancanza di iniziativa, irritabilità e anche aggressività;

  • a livello fisico sintomi come insonnia, inappetenza, disturbi gastrointestinali e senso di debolezza generale fino ad arrivare all'insorgenza di patologie collaterali come ulcera, cefalea, difficoltà sessuali e disturbi cardiovascolari.

Vi sono poi tutta una serie di segni riconducibili alla sindrome del burnout come: sensazione di fallimento, rabbia, risentimento, negativismo, sentirsi scoraggiati, affaticamento, cinismo verso gli altri siano essi colleghi o affetti, mancanza di concentrazione, raffreddori e malanni ricorrenti, eccessivo uso di farmaci, paranoia, resistenza ad andare al lavoro ogni giorno e di conseguenza alto assenteismo.

Sindrome del burnout: cause e conseguenze

Le cause che inducono la sindrome del burnout sono da ricercarsi sia nell'atteggiamento con cui il singolo individuo si pone nei confronti del lavoro sia nell'ambiente lavorativo stesso. Vengono riconosciuti quindi diversi fattori causanti la sindrome che possono essere così raggruppati:

Fattori individuali

  • incapacità di lavorare in gruppo

  • porsi obiettivi irrealistici

  • stile di vita iperattivo

  • personalità autoritaria

  • pensare di essere indispensabili e insostituibili

  • eccessive aspettative professionali

  • abnegazione al lavoro che porta alla negazione di sé stessi

Fattori socio-demografici

  • differenza di genere

  • età (primi anni di carriera)

  • stato civile

Fattori inerenti la struttura organizzativa

  • ambiguità di ruolo

  • eccessiva mole di lavoro, sovraccarico

  • mancanza di stimoli

  • conflitti con colleghi e superiori

  • turni e orari lavorativi insostenibili

  • retribuzione inadeguata

La sindrome da burnout oltre che conseguenze sul soggetto stesso che ne soffre comporta “effetti collaterali” anche su chi collabora o è in qualche modo in contatto con chi ne è affetto. Se è il capo ad essere stressato ne risentirà anche il dipendente che subirà l'insofferenza e l'irritabilità del suo superiore.

Se non riconosciuta e trattata in tempo la sindrome di burnout può sfociare in condizioni che al soggetto in quello stato possono sembrare appaganti e risolutorie ma che in realtà aggravano ulteriormente la situazione come il gioco d'azzardo, l'abuso di alcol o sostanze stupefacenti.

Il burnout è ufficialmente una malattia

Da poco l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente riconosciuto il burnout una vera e propria sindrome di cui ci si può ammalare, definendolo come una “sindrome derivante da uno stress cronico associato al contesto lavorativo”. L'OMS ha specificato che la sindrome del burnout è un fenomeno occupazionale (stress da lavoro) ma non si tratta di una condizione medica, inoltre l'Organizzazione ha fornito ai medici tutte le direttive per diagnosticare tale disturbo andando prima ad escludere altre problematiche che possono presentare una sintomatologia simile come il disturbo dell'adattamento, l'ansia o la depressione. È altresì importante specificare che la sindrome del burnout è una condizione che fa riferimento al solo ambito lavorativo e non và estesa ad altri ambiti che siano appunto extralavorativi.

Sindrome del burnout: qual è la cura?

La sindrome del burnout è spesso imputata al singolo individuo quando invece sarebbe bene estendere il concetto all'intero apparato organizzativo. Il burnout va difatti affrontato sia dal un punto di vista individuale che da un punto di vista “aziendale”. Un'organizzazione aziendale che analizza costantemente l'ambiente lavorativo e agisce a sostegno dei propri lavoratori è un organizzazione che oltre a prevenire eventuali casi di burnout avrà un “ritorno” su diversi fronti: economico, miglioramento delle prestazioni dei singoli dipendenti, benessere generale, aumento della produzione ecc.

Ma cosa deve fare il soggetto?

Quando iniziano ad avvertirsi i primi segnali dello stress da lavoro quello che gli esperti consigliano di fare è staccare la spina” per un breve periodo, quindi distaccarsi momentaneamente dalla causa del malessere. Qualora non fosse possibile prendere un'intera giornata libera dal lavoro allora è bene apportare dei piccoli cambiamenti alla propria giornata, magari concedendosi una passeggiata durante la pausa pranzo o in alternativa dopo il lavoro praticare sport o coltivare degli hobby. È importante concedersi dei momenti durante la giornata in cui liberare la mente da problemi e obblighi lavorativi.

Ma riconoscere e diagnosticare il burnout non è affatto semplice vista la varietà di segni e sintomi. Molto spesso, una volta avute le prime avvisaglie del malessere, si riscontra nei soggetti una forte reticenza nell'incontrare uno psicologo sia perchè questo implica la chiara ammissione a sè stessi della problematica ma anche perchè è consueto pensare che chi ci circonda possa avere dei pregiudizi nei nostri confronti.

È fondamentale comprendere che la sindrome del burnout, così come un qualsiasi disturbo psicologico, necessita dell'intervento di un professionista competente in materia che possa favorire la consapevolezza e l'accettazione della problematica e fornire tutti gli strumenti per affrontare la situazione. L'unica via perseguibile è quindi quella di rivolgersi ad uno specialista.

Sindrome del burnout: si può prevenire?

La letteratura scientifica fornisce diverse strategie per la prevenzione del burnout. Tutto si concentra nel modo in cui ci si approccia al lavoro, bastano piccoli accorgimenti quali per esempio: concentrarsi sugli aspetti positivi del lavoro evitando di pensare e amplificare quelli negativi, o ancora porsi obiettivi perseguibili che una volta raggiunti stimoleranno a fare sempre meglio o anche stabilire con i colleghi un rapporto che sia più disteso così da lavorare in un ambiente sereno e piacevole.

Per saperne di più contatta uno dei nostri specialisti in Psicologia.



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