Artrite: una infiammazione a livello articolare


Artrite: una infiammazione a livello articolare

L'artrite reumatoide è un'infiammazione cronica delle articolazioni di causa sconosciuta, ed è una patologia più diffusa nei pazienti di sesso femminile e può colpire a qualsiasi età, anche pediatrica, interessando l'1-2% della popolazione.

Le artriti fanno parte della più ampia categoria delle malattie reumatiche, consistono in un'infiammazione cronica principalmente delle articolazioni.
Fino a tempi recenti, l’artrite veniva spesso confusa o associata anche all’artrosi, che è però una malattia ben diversa che colpisce i condrociti, le cellule che costituisce la cartilagine e che, nonostante abbia una componente infiammatoria non è una malattia infiammatoria.
Le diverse forme di artrite costituiscono oggi un enorme problema di salute pubblica sia per l’elevato impatto sulla popolazione che per i costi terapeutici e previdenziali ad esse associati, data l’inabilità a lavorare e a svolgere le mansioni quotidiane di chi ne è colpito. Solitamente, si tratta di condizioni croniche, che possono quindi accompagnare la persona colpita dal momento in cui compaiono per il resto della sua vita.

Le varie forme di artriti

Tra le diverse forme di artrite, quelle più comuni sono le seguenti:
Osteoartrite: è quella più comune tra le persone anziane ed è la causa principale di disabilità fisica, soprattutto tra le donne dopo i 45 anni di età. Lesiona le cartilagini e conseguentemente comporta spesso un contatto diretto tra le ossa nelle articolazioni. Si manifesta su mani, collo, fondoschiena e sulle articolazioni su cui si scarica il peso del corpo, come le ginocchia, i fianchi e i piedi.
Artrite reumatoide: interessa le articolazioni ma anche i tessuti epidermici, polmonari, oculari e i vasi sanguigni. Le persone colpite si sentono stanche e a volte febbricitanti. L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che si manifesta solitamente in modo simmetrico nei vari organi (entrambe le mani o entrambe le ginocchia). Può comparire a qualunque età ma di solito colpisce le persone nel loro periodo di maggior produttività. Le donne colpite sono circa due volte più numerose che gli uomini.
Gotta: si manifesta come dolore improvviso e molto intenso e infiammazione e ingrossamento delle articolazioni. Frequentemente gli attacchi sono notturni e possono essere conseguenti all’uso di alcol, droghe o altre malattie pre-esistenti. E’ dovuta all’accumulo di cristalli di acido urico nei tessuti connettivi che si trovano nelle articolazioni. E’ più frequente negli uomini tra i 40 e i 50 anni, mentre nelle donne compare solitamente solo in menopausa.
Artrite reumatoide giovanile: la forma più comune tra i bambini, che causa dolore, irrigidimento, gonfiore e perdita di funzione delle articolazioni. Può essere associata ad episodi di febbre e può colpire diverse parti del corpo.
Fibromialgia: una malattia cronica che causa dolori in tutti i tessuti che supportano ossa e articolazioni. I dolori e l’irrigidimento si manifestano nei muscoli e nei tendini, soprattutto sul collo, colonna vertebrale, spalle e fianchi.
Lupus sistemico eritematoso: una malattia autoimmune che comporta infiammazione di articolazioni, pelle, reni, cuore, polmoni, vasi sanguigni e cervello.

Oltre a queste ci sono altre forme di artrite, che colpiscono anche tessuti e organi interni:

  • scleroderma, che colpisce soprattutto la pelle;

  • spondiloartropatie, un insieme di forme che interessano principalmente la colonna vertebrale;

  • artrite infettiva, causata da un agente batterico o virale, come i gonococchi o i porvovirus;

  • polimialgia reumatica, colpisce tendini, muscoli, legamenti, e tessuti articolari;

  • polimiositi, genera infiammazione muscolare;

  • artrite psoriasica, che si manifesta in persone già colpite da psoriasi, soprattutto sulle dita di mani e piedi;

  • borsiti, infiammazione delle bursae, che contengono liquidi atti a ridurre la frizione tra le ossa;

  • tendiniti, comportano infiammazione dei tendini, sia per eccessivo e scorretto uso che per una pregressa condizione reumatica.

I sintomi dell'artrite

I sintomi comunemente associati all'artrite reumatoide interessano le sedi articolari interessate da malattia e comprendono gonfiore, sensazione di calore, dolore, rigidità soprattutto mattutina e limitazione nei movimenti.

I sintomi della malattia si manifestano su diversi piani:

  • Fisico: dolori articolari, stanchezza e spossamento, perdita della capacità motoria. Questi sintomi comportano rischi elevati associati a una ridotta mobilità (malattie cardiovascolari, diabete, alta pressione, sovrappeso e obesità).

  • Psicologico: stress, depressione, rabbia, ansia, senso di impotenza, mancanza di autocontrollo

  • Sociale: tendenza all’isolamento, difficoltà nel lavoro e a scuola, problemi sessuali

Cause e fattori di rischio

Le cause dell’artrite sono oggetto di intense ricerche sia negli Stati Uniti che in Europa. I risultati finora ottenuti indicano che si tratta di malattie complesse, caratterizzate da diversi fattori di rischio, da quelli genetici, allo stile di vita, in particolare dalla dieta all’attività fisica, fino a fattori ambientali, che ad esempio nei paesi del Nord Europa incidono sensibilmente sul tasso di prevalenza di alcune forme di artrite, in particolare sull’artrite reumatoide. Esistono inoltre notevoli differenze di genere nella propensione a sviluppare un tipo o un altro di artrite. Il lupus, l’artrite reumatoide, lo scleroderma e la fibromialgia sono ad esempio forme molto più comuni tra le donne. Questa differenza è indicativa del fatto che probabilmente sia la produzione ormonale che altri fattori associati al sesso di una persona possono giocare un ruolo preciso nella malattia.
Gli studi si concentrano sul chiarire le cause e i fattori di rischio delle singole forme di artrite, anche se non sempre è possibile operare una distinzione netta tra i fattori che determinano una forma o l’altra. Per esempio, nel caso delle osteoartriti la fragilità delle cartilagini può essere dovuta a fattori ereditari o a ripetute fratture e incidenti. Nel lupus, nell’artrite reumatoide, nello scleroderma incide una combinazione di fattori sia genetici che ambientali. Altri fattori genetici sono coinvolti anche nel caso della gotta e di altre forme reumatiche.

Trattamenti

Il trattamento più adatto dipende dal tipo di artrite con cui si ha a che fare, ma l'obiettivo principale è sempre quello di ridurre i sintomi e di migliorare la qualità della vita. È possibile che prima di identificare la terapia più adatta sia necessario anche combinare tra loro più trattamenti differenti. Le possibili opzioni terapeutiche includono:

  • farmaci analgesici, che riducono il dolore, ma non danno nessun beneficio in termini di riduzione dell'infiammazione; 

  • i corticosteroidi, che riducono l'infiammazione e, allo stesso tempo, l'attività del sistema immunitario, e possono essere assunti per via orale o iniettati nell'articolazione;

  • DMARDs (Disease-modifying antirheumatic drugs, o “farmaci antireumatici che modificano l'andamento della malattia”), utili in caso di artrite reumatoide perché riducono la reazione autoimmune;

  • farmaci biologici, molecole ottenute con l'ingegneria genetica che hanno come bersaglio fattori coinvolti nella risposta immunitaria; in genere il loro uso è abbinato a quello dei DMARDs;

  • la fisioterapia, che può migliorare le capacità di movimento residue;

  • Nei casi più evoluti è necessario ricorrere alla chirurgia per sostituire l'articolazione danneggiata o fissare le estremità delle ossa presenti nell'articolazione per evitare ulteriori danni articolari.

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Immagine Paziente dottore

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