I dati emersi dalla “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”


I dati emersi dalla “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno una persona su dieci contrae una malattia di origine alimentare generata da batteri, parassiti, virus o sostanze chimiche, cause di oltre duecento patologie.

E' stata celebrata mercoledì 7 giugno 2023 la “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”, iniziativa internazionale istituita nel 2019 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e CODEX Alimentarius e dal Ministero della Salute - Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (DGISAN), che ha lo scopo di attirare l’attenzione mondiale sull’impatto degli alimenti contaminati e deteriorati sulla salute pubblica.

Claim dell’edizione di quest’anno della Giornata è Food standards save lives (“Gli standard alimentari salvano vite”) e rimarca l’importanza di promuovere consapevolezza attorno al tema dell’acqua e cibo contaminati e del loro impatto sulla salute pubblica, oltre che favorire l’informazione sulle malattie di origine alimentare.

Affrontato anche il tema, “Cibo sicuro oggi per un domani sano”, che sottolinea che la produzione e il consumo di cibo sicuro hanno benefici immediati e a lungo termine per le persone, il pianeta e l’economia.
Ogni anno, 600 milioni di persone si ammalano a causa di circa 200 tipi di malattie di origine alimentare. Il peso di queste malattie ha un impatto maggiore sulle persone povere e su quelle più giovani. Inoltre, le malattie di origine alimentare sono responsabili di 420.000 decessi ogni anno che si stima potrebbero essere evitati a fronte di una maggiore consapevolezza.

Gli alimenti contaminati e deteriorati costituiscono un ostacolo allo sviluppo sociale ed economico: essi mettono a dura prova i sistemi sanitari pubblici, le economie nazionali, il commercio e il turismo.

La risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite invita tutte le parti interessate, comprese le autorità, l’industria, i consumatori, le organizzazioni internazionali competenti, le ONG e il mondo accademico a partecipare alle attività di promozione della sicurezza alimentare a tutti i livelli in occasione di questa giornata. La sicurezza alimentare è essenziale per raggiungere diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) che gli Stati membri dell’ONU sono chiamati a raggiungere entro il 2030.

I dati preoccupanti dell'anno

I controlli, nell’ultimo anno, hanno consentito di sottrarre dalle tavole degli italiani oltre 8mila tonnellate di alimenti irregolari a causa di ignota provenienza, pessime condizioni igienico-sanitarie, stoccaggio in ambienti non adeguati, presenza di evidenti segni di alterazione o con date di scadenza superate, per un valore complessivo di oltre 34 milioni di euro.
Nel corso dei controlli sono emerse 16.118 violazioni alle normative nazionali e comunitarie che disciplinano l’igiene e la sicurezza degli alimenti. Sono stati arrestati tre operatori del settore alimentare, sono stati segnalati 9.328 soggetti alle autorità competenti, di cui 772 denunciati all’autorità giudiziaria, e sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 126 milioni di euro. Complessivamente 798 le strutture, per un valore complessivo di oltre 500 milioni di euro, sono state chiuse per gravi irregolarità igienico-sanitarie ed autorizzative.

In particolare, nelle ultime settimane, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, ha eseguito una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale, spesso caratterizzati dall’assenza dei requisiti merceologici ed igienico-sanitari.
Le verifiche, effettuate presso grossisti e distributori di alimenti etnici sono state volte ad accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, nonché la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.
In tale specifico settore i Carabinieri NAS hanno effettuato ca. 700 ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 329 strutture (pari al 50% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate alla Autorità Giudiziaria e Sanitaria oltre 300 operatori di settore e contestate 540 sanzioni amministrative, per un valore complessivo di oltre 500 mila euro.
Sono stati rinvenuti alimenti con la data di scadenza superata, artatamente cancellata e successivamente modificata in modo da procrastinarne la validità. Scoperte, altresì 25 tonnellate di carni in pessimo stato di conservazione e in presenza di escrementi di roditori, nonché altri prodotti di origine extra comunitaria completamente ricoperti da liquido congelato, percolato dal soffitto a causa di malfunzionamento dell’impianto di refrigerazione, etc. etc.
Nel complesso, sono state sequestrate 2000 tonnellate di prodotti alimentari (prodotti ittici, carnei, vegetali etc.) poiché non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, in cattivo stato di conservazione e o detenuti in locali interessati carenze igieniche e/o con etichettatura irregolare, per un valore commerciale di circa 4 milioni di euro.
Nel corso delle attività è stato constatato l’uso di magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti, depositi in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l’applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività a carico di 15 imprese commerciali.

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